Primo esperimento: scopriamo se l’uovo è fresco. Poiché più è vecchio e maggiore è l’aria contenuta al suo interno, è sufficiente immergerlo in un bicchiere d’acqua: se è fresco va a fondo, se ha circa sette giorni sta in piedi, se è vecchio galleggia.
A questo punto può darsi che un nonno tiri fuori la solita domanda “è nato prima l’uovo o la gallina?”. Non facciamoci cogliere impreparati: la risposta esatta è l’uovo, poiché pesci, anfibi e rettili si sono evoluti prima degli uccelli.
Se avanza un uovo, mettiamolo in un bicchiere pieno d’aceto per due giorni: si ottiene un uovo che rimbalza, perché l’aceto scioglie la parte calcarea, lasciando una membrana gommosa (attenzione a non farlo rimbalzare troppo, visto che l’interno resta liquido).
Ora, se i giovani scienziati non sono ancora stufi, possiamo imparare a rompere le uova e a separare tuorlo e chiara. Basta versare tutto in un piattino e poi coprire il rosso con una tazzina da caffè, inclinare il piattino e lasciare colare la chiara in un secondo contenitore.
Alla fine, con la chiara e lo zucchero a velo possiamo fare la glassa. Con il tuorlo e lo zucchero… facciamo merenda!