Quando arrivava l’ora di andare a dormire, Orso preparava tutto con grande cura. Appoggiava il bicchiere d’acqua sull’angolo destro del comodino. Sprimacciava il suo cuscino preferito e si infilava il berretto da notte”. Ed ecco il primo protagonista di questo bel volume: un orso molto abitudinario, che per dormire aveva bisogno di silenzio assoluto e non aveva mai avuto ospiti a dormire, perché pensava che “gli ospiti fossero disordinati e rumorosi”. Quando alla porta bussa un topolino armato di (minuscola) valigia per trascorrere la notte a casa di Orso, già si intuisce che ne vedremo delle belle! “Mi raccomando non fare neanche il minimo rumore!” è la raccomandazione di Orso. Ma il topolino proprio non ce la fa… Prima è il “tchh tchh” del suo spazzolino mentre lava i denti, poi è il “lallallero” canticchiato mentre si infila il pigiama. Dopo i rimbrotti di Orso, il topolino si mette a dormire, ma… ahimé, il letto (che è un cassetto del comodino di Orso)… cigola!
E ancora, in un crescendo di divertimento (per il lettore, non per il povero Orso), tocca alla buonanotte, pronunciata in tono sempre più alto. Insomma, di gag in gag, arriviamo al punto in cui al padrone di casa il sonno è passato e… colpo di scena! Si scopre che Orso, seppur grande e grosso, ha paura! E tocca al topolino tranquillizzarlo, controllando sotto il letto, dietro le tende, nel ripostiglio… E il topolino con grande delicatezza, aiuta l’amico facendo finta di essere lui ad avere paura.
C’è anche la fiaba della buonanotte, che il topolino si fa leggere da Orso per aiutarlo a rilassarsi e prendere sonno. Le avventure dell’orso coraggioso e del topolino pauroso accompagnano i due amici nel sonno. Orso e il topolino si addormentano vicini, dopo averci regalato un sacco di risate.
La storia si presta per un racconto un po’ teatrale, con intonazioni diverse per interpretare le battute dei due protagonisti. Le dimensioni del testo che crescono per sottolineare il crescere dei toni, aiutano il lettore a porre la giusta enfasi nella lettura.
Il risultato è un testo a tratti davvero esilarante, in grado di divertire i bambini (sin da piccini) ma anche l’adulto che legge.
Una buona notizia per i piccoli lettori che si affezioneranno a Orso e al suo piccolo amico. Questo volume fa parte di una serie, che vede Orso e il topolino insieme, gli albi tradotti e pubblicati da Nord-Sud edizioni sono cinque: il primo è “Un topolino per amico”, seguono “Buonanotte, Orso!”, “Che raffreddore, Orso!”, “Buon compleanno, Orso!” e “Un libro per Orso”.
L’età di lettura indicata è dai tre anni, ma i genitori potranno sfogliare il libro con il loro bimbo anche prima, un po’ leggendo, un po’ raccontando… La storia è simpatica, ma molto semplice e quindi comprensibile per tutti. Allo stesso tempo, pur essendo semplice è adatta anche ai bambini più grandi, che saranno in grado di cogliere i dettagli delle belle illustrazioni e la sensibilità del topolino che “sta al gioco” e fa finta di aver paura, quando è Orso ad essere intimorito dal buio e dalla notte.
Una bella storia di amicizia che rallegra e scalda il cuore!
