4 Novembre 2013 ARTICOLI

Lucia Barolo

La dott.ssa Lucia Barolo, Psicologa e Neuropsicologa, svolge valutazione e riabilitazione neuropsicologica per i disturbi cognitivi, sostegno per disagi del bambino e dell’adolescente; attività di parent training; attività di consulenza tecnica di parte legate a separazioni e divorzi, affidi e valutazioni delle capacità genitoriali; interventi di supporto e sostegno alla genitorialità; attività di sostegno psicologico alle coppie con bambini con difficoltà cognitiva e fisica. Riceve su appuntamento presso il suo Studio di Torino e presso lo Studio Emovere, viale Angeli 26/bis – Cuneo cell. 339-3163133 - [email protected]

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Disortografia: I Disturbi Specifici dell’Espressione Scritta in età evolutiva

La disortografia si riferisce alla scorretta trasformazione grafica del messaggio orale ascoltato o pensato, troveremo quindi la presenza di numerosi errori di ortografia nel testo del bambino.

La disortografia si riferisce alla scorretta trasformazione grafica del messaggio orale ascoltato o pensato, troveremo quindi la presenza di numerosi errori di ortografia nel testo del bambino.

Nei testi scritti di questi bambini si trovano, quindi, vari tipi di errori classificati in:

Confusione tra fonemi simili in cui il soggetto confonde cioè i suoni alfabetici che si assomigliano, ad esempio F e V; T e D; B e P; L e R, ecc.

Errori di tipo fonologico, ad esempio, scambio di grafemi, soprattutto se fonologicamente simili (“mome” per “nome”); omissione e aggiunta di lettere o sillabe (“taolo” per “tavolo”,”“tavolovo” per “tavolo”); inversioni (“al” per “la” oppure “colorelo” per “colore”); grafema inesatto (“lagi” per “laghi”);

Confusione tra grafemi simili

In questo caso il soggetto ha difficoltà a riconoscere i segni alfabetici che presentano somiglianza nella forma, ad esempio: b e p;

Errori di tipo non fonologico, ad esempio, separazioni illegali di parole (“in capace” per “incapace”); fusioni illegali di parole (“labete” per “l’abete” oppure “perfavore” per “per favore”);  scambio di grafemi omofoni (“quoco” per “cuoco”); omissione o aggiunta scorretta della lettera H (“ciesa” per “chiesa”, oppure “ha scuola” per “a scuola”); omissione o aggiunta scorretta di accenti (“ando” per “andò”, oppure “perche” per “perché”); omissione o aggiunta scorretta di doppia (“sula” per “sulla”, oppure “comme” per “come”).

Omissioni

E’ frequente che il soggetto tralasci alcune parti della parola, ad esempio la doppia consonante (palla-pala); la vocale intermedia (fuoco-foco);  la consonante intermedia (cartolina-catolina).

Inversioni

Questo tipo di errore riguarda le inversioni nella sequenza dei suoni all’interno della parole, ad esempio: sefamoro anziché semaforo.

La disortografia può derivare da una difficoltà di linguaggio, da scarse capacità di percezione visiva e uditiva, da un organizzazione spazio-temporale non ancora sufficientemente acquisita, da un processo lento nella simbolizzazione grafica.

Abilità di base particolarmente compromesse:

  • Difficoltà di linguaggio
  • Scarse capacità di percezione e discriminazione visiva e uditiva
  • Organizzazione e integrazione spazio-temporale non ancora acquisita
  • Processo lento nella simbolizzazione grafica.
  • Difficoltà metafonologiche
  • Dominanza laterale non adeguatamente acquisita

La disortografia è un insieme variegato di difficoltà nell’abilità di scrittura, nello specifico, consiste nella difficoltà a convertire in simboli grafici (le lettere dell’alfabeto) i suoni del linguaggio verbale.

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