28 Aprile 2016 ARTICOLI

Avv. Maria Ferrara

Titolare dello Studio professionale MF Legal Office che offre assistenza e consulenza legale sia in ambito giudiziario che conciliativo, con particolare riferimento al diritto di famiglia. Appassionata del proprio lavoro e “preda” di un guizzo creativo che la porta alla ricerca continua di nuove esperienze. Riceve su appuntamento nel suo studio di Via Baltimora, 90 a Torino tel. 011/197.193.38

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Genitori non sposati, la separazione in presenza di figli

Genitori non sposati con figli, separazione

“… Siccome non siamo sposati allora la separazione ce la gestiamo tra noi …”; “… Lui dice, non mettiamo gli avvocati e Tribunali di mezzo e io, per quieto vivere, ho accettato …” ecc. ecc. Frasi come queste ricorrono con frequenza nella pratica quotidiana.

Ora, nei casi di coppie senza figli, come spesso sentivo dire al mio saggio nonno: siete adulti e vaccinati!

Ma se ci sono dei minori, permettetemi, la scelta dovrebbe essere maggiormente ponderata e lungimirante, perché è dei loro interessi che si sta parlando.

Infatti, sebbene per i genitori non sposati non sussista un obbligo giudico esplicito, in caso di separazione con figli è assolutamente consigliabile rivolgersi al Tribunale al fine di formalizzare i rapporti, non solo con riguardo all’aspetto economico ma anche e soprattutto per ciò che attiene alle questioni legate all’affidamento, alla collocazione e al diritto di visita.

Il motivo è semplice. Un accordo fra i genitori, anche se inserito in una scrittura privata, avrà unicamente valore di contratto, con la conseguenza che se uno dei due genitori ometterà di osservare le condizioni riportate nell’accordo, l’altro non potrà pretenderne il rispetto se non a seguito di una causa giudiziaria.

Al contrario, scegliendo di rivolgersi al Tribunale e ottenendo, attraverso una procedura consensuale, la ratifica del proprio accordo da parte del Giudice, ciascuno dei genitori avrà in mano un provvedimento avente valore esecutivo, di cui potrà chiedere il rispetto anche coattivamente.

Da non sottovalutare poi la formulazione delle singole clausole dell’accordo; espressioni vaghe e poco precise potrebbero divenire esse stesse la fonte di incomprensioni e contenziosi futuri.

Anche per questo motivo, la vigilanza dell’autorità giudiziaria dovrebbe esser vista come un ausilio e non come una sorta di impedimento burocratico.

Sebbene, infatti, ci si auguri sempre che i rapporti rimangano sereni, la casistica, ahimè, ci porta a pensare che spesso con l’andar del tempo le cose possono cambiare; se in un clima disteso si giunge alla ratifica giudiziale delle proprie volontà in breve tempo, dover ottenere la tutela dei propri diritti (o per esser precisi, quella dei propri figli) in una situazione di conflitto è ben più lungo e complicato.

Il punto da tenere sempre a mente è che il centro della questione sono i diritti dei minori; e a loro che ci si sta sostituendo quando si sceglie una strada piuttosto che un’altra.

La domanda che occorre porsi è, dunque, sto prendendo la decisione che maggiormente garantisce e garantirà in futuro i miei figli?

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