18 Gennaio 2016 ARTICOLI

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Piccoli cuccioli crescono, insieme

bambini e animali crescono insieme

Se la vostra famiglia si è allargata e ci sono 4 zampe in più sicuramente il cambiamento
nella vostra vita sarà evidente. Ma ancora più visibile sarà, oggi e nel tempo, l’effetto di
questo nuovo equilibrio sui più piccoli.
I bambini, empatici per natura e non ancora corrotti dalle sovrastrutture emotive e
sociali, si staranno godendo al massimo la compagnia dell’animale nuovo arrivato e la gioia che ne deriva.

Ma un animale in casa non è solo “carino”, non è solo una distrazione per i nostri figli. E’ un individuo, portatore di necessità, in primis quella del rispetto, e di modifiche all’ambiente che saprà accoglierlo.
Potrete leggere gli esiti di molte ricerche che avvalorano l’ipotesi che un cane o un gatto o un coniglio, i cosiddetti PET, favoriscono lo sviluppo del bambino, agendo in particolare sulle competenze per l’integrazione, la responsabilizzazione e la socializzazione, importanti per relazionarsi con il mondo esterno. (per approfondire: Bambini e animali: una relazione importante o Relazione in età evolutiva con gli animali.pdf)
La crescita personale del bambino
pettherapyPrima di analizzare questi aspetti vorrei soffermarmi su altri che coinvolgono di più il mondo interiore del bambino, la sua crescita come persona.
Un cucciolo, non è detto che debba per forza esserlo in senso anagrafico, animali adulti sanno dare tanto quanto i più giovani, che entra in casa stimola ed amplifica l’empatia dei bambini aprendo la porta ad una migliore comprensione, o meglio identificazione, delle emozioni e degli stati d’animo che le altre persone vivono, sia perchè viene esercitata una capacità innata sia grazie all’osservazione diretta del comportamento animale, che, svincolato dal linguaggio verbale, comprende e comunica ad un livello profondo, intimo, percettibile solo ad un cuore attento.
Il vero e proprio contatto fisico, non sempre ambito dal nostro amico a 4 zampe, è bene ricordarlo, quando è possibile produce effetti fisici benefici: accarezzare il pelo di un animale rallenta il battito cardiaco, abbassa la pressione sanguigna, rallenta le onde cerebrali, produce quindi un generale rilassamento con modificazioni neuro-ormonali che rilasciano una sensazione di tranquillità e benessere.
Lo “star bene” che il bambino sperimenta crea l’ambiente giusto per il consolidamento di fiducia e autostima, grazie a questo intimo scambio di sensazioni positive, grazie a questa fondamentale palestra per la gestione delle emozioni.
Un altro aspetto interessante: è stato dimostrato che i bambini che vivono a stretto contatto con gli animali svilupperanno diverse difese da potenziali allergie ed avranno un sistema immunitario più forte, crescendo quindi più sani. Inoltre l’attività fisica, se anche non agonistica, che inevitabilmente deve fare l’animale stimola anche noi e d i nostri bambini a fare più passeggiate e quindi a scaricare maggiormente lo stress e ad appassionarsi ad esperienze di vita all’aria aperta.

Le competenze
passaggitabambiniAbbiamo accennato a competenze sociali che vengono fortemente supportate dalla condivisione con un animale. Questa relazione aiuta il bambino nella socializzazione grazie ad una testimonianza di sentimenti puri, diretti, pieni; con l’animale il bambino è se stesso, l’unico limite d’espressione è il rispetto reciproco, pertanto imparerà a relazionarsi con l’altro in modo positivo, ovvero respingendo forme di non rispetto, privilegiando sintonia e sincerità.
Un bambino che vive con un animale domestico dovrà imparare il rispetto verso gli animali ed anche in generale l’ambiente, verso la diversità sociale e la biodiversità, sarà tendenzialmente più sensibile. Sarà un bambino responsabile: se correttamente incoraggiato a prendersi cura del suo amico e delle sue esigenze, fisiche ed emotive, portandolo fuori, giocando con lui, curandolo se malato, preparandogli il cibo scoprirà per estensione la dimensione del prendersi cura non solo di lui ma anche di altre persone e di creare delle buone relazioni, di rispettare regole di convivenza e lavorare correttamente per raggiungere propri obiettivi ed obiettivi condivisi.
Alcune considerazioni finali importanti.
L’amico a quattro zampe diventerà un vero e proprio compagno di vita ma quest’esperienza così ricca, così formativa deve sempre avvenire con il coinvolgimento di un genitore, meglio se a sua volta affiancato da un percorso di formazione personale e condiviso, guidato da una figura esperta, che sappia instradare il nucleo familiare al completo verso gli obietti giusti e nelle corrette modalità.
Non fermiamoci all’importanza di alcune tecniche di educazione ma andiamo oltre: perchè una relazione sia corretta, positiva e gioiosa è sempre importante trovare un canale di comunicazione e comprensione se pure in presenza di linguaggi differenti.
Che sia o meno presente un animale in famiglia non dimentichiamo poi di cogliere al massimo esperienza come quella di un percorso di Intervento Assistito con Animale offerto ai bambini, che avrà di volta in volta un obiettivo differente ma che riesce sempre a realizzare un’esperienza unica, anche quando non volta a problematiche specifiche quali disturbi dello sviluppo, disturbi dell’apprendimento e problemi motori.
La vita con un pet è imprinting e rinnovo quotidiano rispetto ad una serie di valori e competenze.
Ma non meno importante è la scoperta di una relazione ecologica possibile: l’invito dal cuore è quello di guidare i propri figli verso la scoperta di ogni forma di vita, nella sua unicità e complessità, di stimolare la curiosità ed il rispetto verso la biodiversità, di gettare semi di rispetto.
Un grazie enorme a Matilde, 9 anni -e mezzo! di amicizia con i “suoi” animali.


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