3 Luglio 2014 ARTICOLI

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La ragazza nella vasca da bagno

La Pirì, finalmente, ha visitato la mostra dei Preraffaelliti. Ci ha messo un po’ a decidersi perché, scavando nei suoi studi, ricordava capolavori intensi, ma anche molto tristi. Sapeva che le vite di Dante Gabriel Rossetti, William Holman Hunt e John Everett Millais, che nel 1848 si erano riuniti in una “confraternita”, non erano state facili. Temeva di trovare nei loro dipinti solo tanto dolore e di non riuscire a raccontare in maniera leggera e curiosa la bellissima esposizione ospitata a Palazzo Chiablese fino al 13 luglio.

Invece, lo spunto per sorridere è arrivato proprio da una delle opere più commoventi: l’Ophelia di John Everett Millais (1851-52), immagine simbolo dell’evento, riprodotta sui manifesti che punteggiano la nostra città e collocata nella prima delle sette sezioni.

SEZIONE 1: LA STORIA

Niente paura, il dipinto, che mostra una ragazza annegata in un corso d’acqua, non è tratto dal mondo reale ma da una storia triste e bellissima: l’Amleto di Shakespeare. Nel IV atto Ofelia, impazzita a causa degli intrighi di corte e del comportamento ambiguo di Amleto, scivola nel fiume e muore. Millais inventa per lei un dipinto affascinante. Si reca sulle sponde dell’Hogsmill River per studiare la vegetazione rigogliosa (papaveri, ortiche, salici, margherite)  e osservare il modo in cui i raggi di sole penetrano nel verde creando inattesi bagliori. Quindi sceglie una modella dalla pelle candida e dalla chioma fiammante, Elizabeth Siddal, e, per riuscire a dipingere gli effetti delle acque sui suoi lunghi capelli e sulle sue vesti ricamate, la fa posare in pieno inverno, immersa in una vasca da bagno! Tutto fila liscio fino a quando una della lampade che scaldano l’acqua non si guasta e la povera Elizabeth si prende la polmonite. Fare la modella a quei tempi non era uno scherzo e solo le ragazze più povere si prestavano a questo mestiere ripetitivo e faticoso. Il padre di Elizabeth, temendo il peggio, fece causa al pittore ma per fortuna la “ragazza nella vasca da bagno” guarì. Diventerà lei stessa pittrice (come vedremo nella sezione 5) e presterà ancora il suo bellissimo volto alla pittura. Altre opere in questa sezione ci danno un’idea dei gusti letterari di questi giovani artisti che cercavano la bellezza in un’epoca lontana, definita in maniera piuttosto vaga come il “Medioevo”. Tra tutte, Tristano e Isotta di William Morris (1858-59), ci riporta a quel tempo sognato. La fanciulla (per cui posò la sua bellissima moglie, Jane Burden) è in piedi  in un interno ricco di dettagli, che ricorda la famosissima la stanza “pre-rinascimentale” del Ritratto dei coniugi Arnolfini, entrato proprio in quegli anni (nel 1842) nelle collezioni della National Gallery. Come nel capolavoro di Van Eyck, anche del dipinto di Morris, ogni particolare ha un significato: la corona di alloro (= ricordo) il letto sfatto (intimità degli innamorati); il cagnolino addormentato (= fedeltà), le arance (= fecondità), le pantofole (= intimità domestica)… siete riusciti a trovarli tutti?

SEZIONE 2: RELIGIONE

In opposizione agli insegnamenti della Royal Accademy, che guardava per i soggetti e per lo stile al Rinascimento e al Barocco italiano; i giovani pittori della Confraternita cercavano ispirazione oltre nella letteratura medievale e tra le pagine più drammatiche e potenti della Bibbia. I colori dovevano tornare puri e il disegno netto, come nelle opere dei pittori italiani cosiddetti “Primitivi”. Lo stile doveva liberarsi dalle velature, dei chiaroscuri, da tutto ciò che l’arte aveva sviluppato a partire da Raffaello Sanzio. Per questo motivo i tre fondatori scelsero il nome di Preraffaelliti. Ecce ancilla Domini di Dante Gabriel Rossetti, è una delle opere religiose più note di quegli anni. Maria (che ha il volto della sorella del pittore) si rannicchia impaurita in un angolo del letto. L’angelo (che porta i tratti del cognato) le sta innanzi, imponente. Il fuoco fiammeggia sotto i suoi piedi. Tra i due, la colomba dello Spirito Santo, dipinta in ogni dettaglio, come fosse un piccione ritratto sul davanzale! La Bottega di San Giuseppe, di Millais, ci ricorda come il mestiere del falegname, si svolga tra trucioli e fatica (confrontate il dipinto con il disegno preparatorio e trovate le differenze!); Ia Lavanda dei Piedi di Ford Madox Brown, ci mostra Cristo, dalle braccia scoperte e muscolose (inizialmente anche il petto era nudo), intento a lavare il piede destro a Pietro che, terribilmente a disagio, tiene l’altro sospeso a pelo d’acqua. Sullo sfondo gli apostoli esternano le loro emozioni decise e sincere.

SEZIONE 3: IL PAESAGGIO

Foglie, fiori, cortecce, covoni di grano entrano in questi dipinti da protagonisti.

Le forme e i colori della natura vengono studiati con cura quasi maniacale. Taccuino in tasca, a volte, cavalletto sotto braccio, i Preraffaelliti escono dallo studio e per rendere l’osservazione più attenta e puntuale. In Ragazza accanto a un faggio di George Price Boyce, sembra di poter toccare la corteccia del grande albero. DeI Campo di fieno si ricorda il lamento di Ford Madox Brown quando non trovava i covoni dove li aveva lasciati. Con Maggio a Regent’s Park di Charles Allston Collins compare in pittura il grande parco pubblico cittadino, surrogato moderno della campagna inglese.

SEZIONE 4: LA VITA MODERNA

I Preraffaelliti sapevano di vivere in una epoca moderna. Mille invenzioni avevano arricchito la vita di agi, ma al contempo la avevano impoverita di valori. L’Inghilterra era diventata un potenza industriale ma allo stesso tempo si era creata una classe proletaria che viveva in condizione drammatiche. Sulle tavole dei pittori compaiono fanciulle disperate, in balia del potere del denaro e, nella migliore delle ipotesi, in attesa di un possibile riscatto (William Holman Hunt, Risveglio di coscienza).

SEZIONE 5: LA POESIA

Tra riferimenti poetici e tragedie quotidiane, il maestro carismatico, Rossetti si ispira a Dante Alighieri e alle leggende medievali ed Edward Burne Jones, giovane preraffaellita inquieto, lascia in mostra figure di donne affascinanti e un po’ streghe (Sidonia). In questa sezione sono esposte anche due opere della bella Elizabeth Siddal, che abbiamo conosciuto come modella di Ophelia ma che fu poetessa e pittrice nonché moglie disperata (e suicida nel 1862) di Dante Gabriel Rossetti che la immortala come una  Beatrice dantesca in Beata Beatrix (1864-70).

SEZIONE 6: LA RICERCA DELLA BELLEZZA

Occorreva una nuova bellezza ai Preraffaelliti, da opporre alle matrone classiche ereditate dal Rinascimento italiano. Le donne vittoriane dai lunghi capelli, rossi o corvini, campeggiano nei dipinti inglesi della seconda metà dell’ottocento. Nel corso di dieci anni di pittura preraffaelita hanno perso la loro fragilità e ora appaiono serie e imponenti, forti e dominatrici. Tra le donne che chiudono il percorso in mostra di Rossetti, tre ostentano una bellezza mozzafiato: L’amata, Monna Vanna, Proserpina.

SEZIONE 7: IL SIMBOLISMO

Le ultime opere in mostra sfiorano la fine del secolo e aprono a un nuovo modo di sentire e di vedere l’arte. Amore e il pellegrino (1896) ci lascia un po’ turbati. Cosa significa lo sguardo del pellegrino, cosa gli sta raccontando Amore? Burne Jones parte con i Preraffaelliti ma la sua pittura si complica negli anni arricchendosi di significati nascosti. Con lui inizia un movimento artistico complicato che viene definito Simbolismo. L’Ottocento muore e il Novecento sta per nascere…oscuro e misterioso…

Superquiz della Pirì

Nell’incantevole natura che fa da contorno alla sfortunata Ophelia troviamo:

1) Uno scoiattolo

2) Un anatroccolo

3) Un pettirosso

4) Una piccola volpe

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Soluzione Superquiz precedente Caravaggio a Torino

Esiste un’altra versione del Ragazzo Morso dal Ramarro, posteriore di appena qualche anno, qualcuno ricorda dove si trova? (a) Roma, Musei Vaticani b) Roma, Galleria Borghese c) Londra, National Gallery d) New York, Metropolitan Museum)

c) Londra, National Gallery

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