C’era una volta un lupo affamato
La storia di Gedeone comincia proprio come ci si aspetta da una storia che ha un lupo per protagonista. “Era stanco, affamato, le zampe gli dolevano e gli erano rimasti ben pochi soldi in tasca”. All’inizio della sua avventura, il nostro lupo ha come unico obiettivo quello di trovare “qualche cosa da mettere sotto i denti”. D’altronde, povero Gedeone, aveva una fame spaventosa. Ed è la fame che lo spinge verso una fattoria che aveva visto poco distante dal villaggio. E qui viene il bello, perché la storia esce dai binari del già visto e ci sorprende, ci coinvolge, ci fa sorridere.
Alla fattoria Gedeone incontra un maiale, un’anatra e una mucca assorti nella lettura. E con assorti, si intende proprio completamente assorbiti, concentrati, rapiti dalla pagina scritta. Al punto che neppure i potenti ululati di Gedeone e la sua entrata in scena minacciosa riescono a distoglierli dalla lettura. Mentre galline e conigli corrono via terrorizzati, loro restano lì seduti tranquilli, esprimendo giusto un po’ di fastidio per l’interruzione.
Potresti andare a fare il lupo cattivo da un’altra parte?
Questa è una scena che strappa un sorriso ai lettori di ogni età: non solo la mucca, l’anatra, il maiale lo ignorano (e – come si legge nel testo – a Gedeone non piaceva essere ignorato), ma addirittura il maiale lo invita con gentile condiscendenza ad andare altrove a fare il lupo cattivo.
Questo il dialogo tra il lupo (sorpreso) e il maiale (seccato): “Ehi, cosa vi succede? Io sono un lupo cattivissimo!” “Certo ne sono sicuro, ma potresti andare a fare il lupo cattivo da qualche altra parte? Questa è una fattoria di animali istruiti e noi stiamo cercando di leggere. Ora fai il bravo e vattene”.
E così dicendo, il maiale spinge via (senza timore alcuno!) il nostro affamato e cattivissimo lupo.
Ecco il punto di svolta, da qui in poi Gedeone si dedicherà a un’impresa importante: imparare a leggere!
Imparerò a leggere, così vedranno…
Gedeone va a scuola. Sì, proprio a scuola, insieme a tutti i bambini, che all’inizio lo trovano un po’ strano, ma poi vedendo che non tentava di mangiarli, si abituano. Quando ha imparato a leggere, Gedeone si ripresenta alla fattoria con un libro. E legge. Ma legge come un principiante, come leggono tutti i bambini quando stanno imparando, quando hanno appena iniziato a decifrare le parole scritte. “Caro lupo devi proprio migliorare” gli dicono quindi l’anatra, la mucca e il maiale. Gedeone corre via, mortificato, ma non si arrende.
Prima in biblioteca, poi in libreria
Il lupo diventa un assiduo frequentatore della biblioteca e impara a leggere con scioltezza. Ma ancora non ci siamo. Quando arriva alla fattoria, gli fanno notare che deve lavorare sull’espressione. Gedeone fugge via, di nuovo. E di nuovo non si arrende. Acquista un libro di fiabe e lo legge e lo rilegge centinaia di volte, finché diventa così bravo, ma così bravo che il maiale, l’anatra e la mucca non possono che fargli tantissimi complimenti.
Lieto fine, dunque. Ma non solo, c’è ancora un piccolo tassello che non vi sveliamo per non raccontarvi proprio tutto.
Un libro che ti fa innamorare della lettura
Questo libro, tratto da una storia di Becky Bloom, è il compagno ideale per i bambini che sono alle prese con l’apprendimento della lettura, con la magia, ma anche con la fatica e gli insuccessi che si possono incontrare lungo la strada. È un libro che ti fa venire voglia di leggere, ma è anche un libro che ci ricorda che la lettura e l’istruzione possono migliorare gli individui come nel caso di Gedeone che impara a relazionarsi sempre meglio con gli altri (si noti il dettaglio del cancello, prima lo scavalca, poi bussa, infine suona il campanello).
Gedeone un esempio incoraggiante
È significativo anche il monito, valido per i bambini ma anche per gli adulti, di non arrendersi davanti alle difficoltà. Gedeone è un bell’esempio di tenacia e determinazione. E dimostra che l’impegno e la buona volontà alla fine vengono premiati.
Giorgia Cozza