Era un pomeriggio d’autunno…
“Era un pomeriggio d’autunno, ventoso e dorato. Le foglie svolazzavano tutt’attorno, mentre una bambina e sua mamma camminavano per la strada”. Inizia così questo libro denso di poesia che racconta la passeggiata di una bimba, mano nella mano con la sua mamma.
Tra foglie sospese nell’aria, foglie che scricchiolano, foglie per giocare… si ripresenta continua la domanda che dà il titolo alla storia: “Dillo mamma. Dai, dillo!”
E la mamma risponde. Risponde sempre, ma non con le parole che si aspetta la sua bambina. Descrive la giornata “straordinaria, meravigliosa e piena di luce…” Si ferma insieme a lei per osservare un gattino nero e per accarezzare un grosso cane che è corso loro incontro abbaiando. Ascolta il mormorio di un ruscello, ride con la sua bambina per il vento che fa volare i loro capelli.
Ti voglio bene!
E finalmente ci siamo. La passeggiata si è conclusa. La mamma e la bambina sono giunte a casa, del fumo esce dal camino, segno che il papà ha acceso un fuoco per accoglierle.
E la mamma lo dice: “Ti voglio bene, ti voglio bene, ti voglio bene!”
Prende in braccio la sua piccola e insieme girano fino ad avere le vertigini.
“Ecco cosa volevo sentire!” esclama la bambina.
“È quello che ti ho detto per tutto il tempo!” risponde la mamma. E in quest’ultima risposta troviamo il messaggio di tutta la storia.
Un libro fatto di poesia
C’è molta poesia in questo libro. La poesia si nasconde nella storia, nelle parole usate e nelle illustrazioni. Il messaggio è bello e importante, ma non di immediata comprensione per i lettori più piccoli. Qualche bimbo apprezzerà i giochi con le foglie, l’incontro con il gattino e l’arrivo del grosso cane, qualche altro bimbo rischierà di perdere la pazienza aspettando che la mamma risponda alla domanda pronunciando la fatidica frase: “Ti voglio bene!”.
Ma per i bambini più grandicelli la storia si rivelerà piacevole come per i genitori. Da leggere e poi mettere in pratica con una bella passeggiata.
Una storia che ha qualcosa da insegnare
Quello di camminare piano, senza fretta, osservando, ascoltando, assaporando il paesaggio è un lusso che in una società dai ritmi spesso frenetici come la nostra, ad oggi pochi di noi riescono a concedersi. Eppure quella passeggiata lenta lenta, stringendo forte la mano dei nostri bambini, ridendo con loro, è un’opportunità di stare insieme, un’opportunità di esserci per loro e per noi stessi, a cui non dovremmo proprio rinunciare. Perché, come racconta questo libro, può essere una preziosa dichiarazione d’amore.
Giorgia Cozza
