27 Febbraio 2017 ARTICOLI

Giorgia Cozza

Giorgia Cozza è una giornalista specializzata nel settore materno-infantile, i numerosi manuali per genitori di cui è autrice sono un punto di riferimento ormai consolidato per le coppie in attesa di un bimbo e per le neofamiglie.

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Recensione libro per bambini: Il filo rosso

Autore
Anne Gaëlle Balpe
Illustratore
Ève Tharlet
Casa Editrice
Mineedition
Anno prima edizione
2014
Pagine
32
ISBN
9788897989288

Un libro lieve, delicato, come il suo protagonista, il piccolo Felicino, una creatura minuscola che regala un sorriso ai lettori grandi e piccini.

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C’era una volta un sassolino blu

Felicino è un piccolo folletto. Un folletto bambino. Lo abbiamo conosciuto in un altro libro, Il sassolino blu, e lo ritroviamo qui, in questa nuova storia che riparte da dove lo abbiamo lasciato. Nel volume Il sassolino blu, gli amici di Felicino e gli animali del bosco insistevano affinché lui si liberasse del piccolo sasso che aveva trovato. Felicino non li aveva ascoltati e aveva conservato il suo piccolo tesoro, fino all’incontro con una bambina. Una bambina che stava piangendo, perché la sua bambola aveva perso un occhio. È stato in quel momento, grazie a quell’incontro, che abbiamo scoperto la generosità e la gentilezza di Felicino, ma soprattutto la sua capacità di rallegrarsi sinceramente per la felicità degli altri. Ne Il filo rosso, questa sua caratteristica diventa il “motore” della storia. Una storia gentile e delicata, proprio come il suo protagonista.

E ora tocca a un filo rosso

“È una giornata ventosa e Felicino decide di fare una passeggiata portando con sé un minuscolo filo di lana rosso. Il filo si era staccato, tempo prima, dalla testa di una bambola e lui lo aveva raccolto e conservato gelosamente”. Inizia così questa nuova avventura di Felicino. Un colpo di vento fa volare via il suo filo rosso e lo fa arrivare fino a un nido. Mamma uccellino ringrazia di cuore Felicino, perché quel filo è morbido e caldo, perfetto per terminare il suo nido. “Felicino sorride. È contento che quel filo di lana serva a qualcuno”. In cambio della sua generosità, l’uccellino dona due piume al folletto.

Felicino è contento e riprende la sua passeggiata. Arriva vicino a un lago dove incontra una formica in difficoltà: deve attraversare il lago per tornare a casa sua, ma non sa come fare. Con le due piume Felicino costruisce una barchetta per la formica che, riconoscente, gli regala tre chicchi di grano. “Felicino è proprio contento che le due piume siano servite a qualcuno”.

Più tardi il folletto riposa all’ombra di un grande albero, quando arriva un riccio che gli chiede i chicchi di grano per sfamare i suoi piccolini. Naturalmente Felicino regala i chicchi di grano e… “è proprio contento che i suoi chicchi servano a qualcuno, a dei cuccioli, per di più!”

Non vi sveliamo il finale, per non privarvi della sorpresa, ma come potete immaginare è un lieto fine che sa regalare un sorriso.

Parole e illustrazioni “gentili”

Le illustrazioni di Ève Tharlet, il tratto lieve, le tinte pastello, riescono a rendere l’atmosfera della storia con grande intensità, si sposano perfettamente alle parole e ci offrono un Felicino che è proprio quello raccontato dall’autrice Anne Gaëlle Balpe, una creatura gentile, serena, generosa.

Una bella storia che, nella sua semplicità, piace ai piccoli e può conquistare anche i lettori adulti, per ricordare a tutti quanto può essere bello e gratificante rendere felici le persone che incontriamo sul nostro cammino.

Giorgia Cozza

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