Eccoci nel caos delle prime settimane! Quando i bambini sono piccoli fanno una certa fatica a prendere latte dal seno, quindi le poppate durano molto a lungo (anche 45 minuti o un’ora) perchè sono intervallate da brevi pause di riposo. Normalmente i neonati si alimentano ogni 2/3 ore e, come tutti i mammiferi, tendono a prediligere l’alimentazione notturna. Come si può orientare la mamma? Se il peso del bambino è in crescita di almeno 125 gr a settimana e i pannolini sono tutti bagnati si può stare abbastanza tranquilli che la quantità di latte assunta è adeguata e che non è necessario dare aggiunte. Se per scarso accrescimento sono indicate dal pediatra le aggiunte di latte in formula queste vanno somministrate in quantità adeguate al peso, tenendo conto che il volume dello stomaco di un bambino è l’equivalente della dimensione di un suo pugno!
Anche la modalità di allattamento incide sulla soddisfazione del neonato e sulla sua capacità di distanziare le poppate. Occorre innanzitutto verificare che ci sia un corretto attacco e che il bambino al seno ciucci con vigore, stimolandolo su un piedino a rimanere sveglio durante la poppata. Se questo non è sufficiente e il bimbo si addormenta al seno, si deve allontanare dal seno e cercare di risvegliarlo attraverso il cambio di pannolino o lasciandolo dormire alcuni minuti non in braccio alla mamma ma nella sua culla per poi riattaccarlo al seno non appena si risveglia. In una poppata di 45-60 min un piccolo può aver bisogno di più brevi pause ma è utile riportarlo sullo stesso seno in modo da farlo svuotare completamente e passarlo all’altro seno solo quando si è certi che uno sia stato completamente svuotato.
Questo favorisce sia il raggiungimento della sazietà del bambino che la produzione di latte.
Teniamo a mente che la produzione di latte aumenta in proporzione alle richieste del bimbo ed è maggiore nelle ore notturne.
Le indicazioni che vengono date alle neomamme sono davvero molte e, a volte, confondenti, il consiglio è di farsi seguire personalmente da persone esperte in allattamento in modo da trovare il supporto personalizzato e, non secondariamente, di fidarsi del proprio istinto materno che è spesso assai saggio.