29 Gennaio 2015 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Ansia scolastica, che fare?

Buongiorno, sono una mamma di un bambino di 9 anni.

Mio figli oggi è andato a scuola, aveva la verifica di matematica. Circa 15 minuti fa mi tel. la maestra dicendomi che il bambino questa mattina s’è messo a piangere dicendo che non riusciva a fare svolgere le verifiche, la maestra ha detto che è riuscita a tranquillizzarlo, dopo gli sono venuti i crampi allo stomaco.

Giustamente la maestra mi ha contattato per raccontarmi quello che stava succedendo a scuola e per dirmi che mio figlio aveva avuto questa reazione. Premetto che io personalmente sono ansiosa, e che spesso e volentieri ho avuto da ridire con questa maestra, perchè secondo lei tutti i bambini come mio figlio (emotivi) o che hanno alti e bassi nel rendimento scolastico, hanno dei problemi. Proprio per questo motivo a fine seconda elementare ho fatto fare una valutazione logopedica per verificare se mio figlio ha realmente dei problemi di calcolo e di scrittura, lettura ecc…

Da questa valutazi  one è risultato che mio figli o non ha nessun tipo di  problema a livello didattico, i valori sono nella norma. Ora mi chiedo, come posso fare a far capire a mio figlio che questa ansia non deve esserci, e come faccio a capire alla maestra che mio figlio non ha problemi, lei la relazione l’ha letta eppure continua a dirmi che ha problemi???

Io ho paura che questa ansia gliela trasmetta proprio lei…. Ho pensato di cambiarlo da scuola, ma lui giustamente non vuole, lui li ha i suoi amici e si trova bene (lui frequenta la 4 elementare).

Saluti da una mamma in cerca di risposte.
Emanuela

Buongiorno Emanuela, non conoscendo suo figlio quello che mi sento di fare è di dare una risposta sulla base delle sensazioni che la sua lettera mi ha suscitato. Non mi è chiaro il motivo che la ha spinta a fare una valutazione logopedica: c’è stata una richiesta da parte della scuola perchè il bambino aveva problemi di rendimento o aveva dimostrato di avere dei problemi a livello didattico? Il nodo della situazione mi sembra si possa fare risalire proprio a questo punto.

Quando un bambino viene esposto a delle valutazioni professionali ci devono alla base delle motivazioni che giustifichino questo tipo di intervento, non si devono fare, mi passi il termine, a cuor leggero perchè un bambino a 6, 7, 8 anni capisce benissimo cosa si sta cercando e deve essere ben preparato e gli si deve ben spiegare quel che si sta facendo. Quando queste situazioni avvengono in modo non ben delineato si rischia di confondere la situazione e il bambino stesso.

I bambini sono, per natura, dotati di radar che percepiscono le situazioni di ansia che li circondano e spesso, non sapendo come affrontarle, le “agiscono”, le ripetono, le ripropongono, come unico modello che hanno appreso per affrontare le emozioni forti che possono normalmente provare.

Piuttosto che cambiare scuola, provi a cambiare la relazione con la maestra. Al posto del conflitto, cerchi la collaborazione. Non potrà che migliorare il vostro rapporto e anche, e soprattutto, la situazione del suo bambino.

Cordialità

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