10 Dicembre 2017 L'ESPERTO RISPONDE

LABirINTO

Le dottoresse Nota e Garritano psicologhe, e Daniela Meschieri, psicologa e psicoterapeuta, propongono percorsi di gruppo, consulenze, valutazione cognitiva, per promuovere il benessere emotivo-cognitivo dei bimbi e dei loro genitori. Per contattarle [email protected] o 340/87.15.241

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Bambina troppo nervosa e disubbidiente

Buongiorno,
sono una mamma di una bambina di 4 anni e presto arriverà la sorellina.
Da sempre sin dalla nascita, mia figlia è sempre stata molto attiva.
Non ho mai passato una notte serena. E continua ad essere così ancora oggi.
Infatti non c’è una notte dove non si sveglia o una sera dove vada a letto senza troppi problemi. Inoltre è una bambina molto nervosa arriva a farsi male per I nervi quando si sente dire un no, o a farci male anche a noi. Genitori nonno zii.
Nessun tipo di approccio a funzionato per farla calmare. Che sia a livello di gioco o sotto forma di « tu dai a me ed io do a te », promesse ecc…
Un altro dei suoi problemi è la svogliatezza. Lei sa mangiare da sola sa vestirsi da sola andare in bagno da sola. Ma ogni giorno e un trauma, perché di tutto quello che sa fare benissimo non fa niente. Non mangia da sola non è mai seduta a tavola, e per mangiare ci mette tante ore e spesso non finisce di mangiare. Vuole mangiare solo quello che dice lei.
Si butta a terra quando non vuole vestirsi quando non vuole andare in bagno da sola. O anche semplicemente mettere in ordine la sua cameretta che travolge ogni volta.
Sinceramente non so più che soluzioni intraprendere con lei per farla smettere in tali comportamenti e a renderla Soprattutto più calma.
La cosa mi preoccupa ancor di più perché non so come fare a gestire presto due bambino insieme Sapendo che Eli si comporta così.
Comportamento che ha sempre avuto anche prima della gravidanza. E della gravidanza lei è contentissima di avere una sorellina. Anzi e l’unica cosa dolce che fa ovvero baciare abbracciare e pelare con la sorellina attraverso il pancione.
Grazie mille per l’ascolto spero di poter la leggere ben presto. Spero che riuscirete ad aiutarmi. Buona giornata.
Astrid

Carissima mamma,
grazie per averci scritto. Dalle sue parole si evince una bambina molto impegnativa sin da subito. Alcuni bambini nascono con temperamento più difficile di altri e questo richiede uno sforzo e delle attenzioni maggiori da parte dei caregivers, mamma e papà.
Bambini più attivi dal punto di vista motorio, irrequieti, con ritmo del sonno alterato (ricordiamo che i risvegli sono normali nei primi tre anni di vita) richiedono tante energie ed è bene che i genitori siano supportati da una rete di parenti ed amici, ma anche che abbiano uno spazio per la coppia, ovvero un momento tutto dedicato a loro.
Da quello che ci scrive l’aspetto più problematico sembra quello comportamentale, ovvero la sua tendenza ad opporsi, ad innervosirsi e a sfidare l’adulto; infatti si rifiuta di mangiare da sola, di vestirsi. Richiede la vicinanza di un adulto per le sue autonomie. Come dice lei, questi suoi comportamenti, se presenti già prima della gravidanza, non hanno nulla a che fare con l’arrivo della sorellina. Sembrano essere legati ad un bisogno di contenimento, alla richiesta di vicinanza e al bisogno continuo di avere dei limiti imposti da un adulto.
È fondamentale avere un atteggiamento autorevole e mai autoritario; la sfida messa in atto dai propri bimbi spesso esaspera il genitore che si trova a mettere in atto comportamenti che aumentano la frequenza e l’intensità degli atteggiamenti e delle azioni cosiddette disfunzionali. Di fronte ai capricci, ai momenti di sfida, il genitore deve avere un atteggiamento coerente. L’ingrediente essenziale del comportamento genitoriale deve essere la coerenza, vale a dire un atteggiamento sempre uguale. Se si stabilisce una regola, quella deve essere mantenuta; non si può cedere e non rispettarla solo perchè , tanto per fare un esempio, il bambino urla in pubblico. Se si cede e il bambino ottiene quello che vuole, sarà altamente probabile che ripeterà il capriccio perchè si ricorda che ce stata una volta in cui il suo comportamento, gli ha permesso di ottenere quello che voleva.
A questo proposito lei deve stabilire una serie di regole comportamentali e condividerle con la bimba. per esempio si “mangia a tavola” e non in giro.
Un altro suggerimento è anticipare molto i tempi rispetto a quelli effettivi; vale a dire che se lei solitamente si interstardisce nei momenti in cui deve vestirsi e mangiare, occorre prevedere tempi più ampi per non avere l’ansia del tempo che incalza e il timore di arrivare in ritardo al lavoro o a scuola.
Infine è importante utilizzare la ricompensa come metodo per premiare la bimba nel momento in cui obbedisce ; per esempio le si può dare una caramella ogni volta che si è comportata bene, che si è vestita da sola.
ogni volta che invece non rispetta la regola, urla e si innervosisce, occorre comunicarle che si è li con lei con frasi del tipo: “lo so che ti fa proprio arrabbiare ma dobbiamo vestirci .
la serenità con cui l’adulto reagisce al nervosismo del bimbo permette un cambiamento di rotta; la sfida e la rabbia intensa del bimbo non devono infatti incontrare la rabbia esplosiva dell’adulto perchè altrimenti l’effetto per intenderci è quello di un boomerang.
Cordiali saluti

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