Cara Francesca, la prima cosa che mi ha colpito della sua lettera riguarda il suo racconto sulla diagnosi per i disturbi dell’apprendimento scolastico; lei racconta di un test eseguito in classe, in questo caso c’è qualcosa che non torna perché la diagnosi per i DSA non è effettuabile attraverso un solo test, tanto meno è effettuabile con la presenza dei compagni, magari in classe tra un’ora e un’altra di lezione. Si tratta invece di un processo diagnostico che prevede la partecipazione di un’equipe multiprofessionale costituita da uno psicologo e un logopedista, e può essere integrata da altri professionisti sanitari in base alle difficoltà del bambino.Il protocollo diagnostico è cosa seria e complessa, la diagnosi fatta in altri modi, non ha alcun valore e le consiglio di rivolgersi ad un centro di neuropsichiatria infantile per una valutazione diagnostica adeguata.
Nel caso il bambino abbia una forma di DSA è molto importante saperlo e saperlo il prima possibile perché solo in questo modo è possibile dargli l’aiuto di cui necessita e nel modo giusto, non c’è nulla di più frustrante per un bimbo in età scolare del percepirsi “diverso” dagli altri o meno capace dei suoi compagni.
Il suo comportamento, che lei descrive come “sento che sto perdendo il controllo”, è indicativo di quanta sofferenza possa determinare anche negli adulti si immagini di conseguenza come stia il diretto interessato. Porti il bambino con fiducia presso un centro di neuropsichiatria infantile che è sicuramente il posto giusto per avere una diagnosi corretta e anche un corretto protocollo di riferimento per le insegnanti di suo figlio.
Cordiali saluti