15 Agosto 2017 L'ESPERTO RISPONDE

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Bimba tremenda con un carattere forte, possessivo

Buongiorno,
chiedo un consiglio: ho una bimba di 5 anni figlia unica con un carattere forte, possessivo, molto affettuoso, testardo e molto vivace.
Frequenta la scuola materna da due anni, ha un amichetto che preferisce ma lo sottomette ai suoi voleri di gioco e nel caso in cui lui non voglia si mette in un angolo e piange disperata.
Vuole giocare anche con gli altri ma pretende di il Leader e decidere come e a cosa giocare.
Questo atteggiamento mi preoccupa un po’ in quanto credo che i bambini la isolino, come posso fare per aiutarla a capire?
Grazie saluti

Cara Elena,
per comprendere meglio il comportamento della sua bambina di 5 anni dobbiamo tenere conto di come avviene il processo di socializzazione del bambino nel gruppo dei coetanei.
All’interno del gruppo il bambino si trova a sviluppare poco per volta la sua autonomia, il senso della solidarietà, della giustizia e della reciprocità, e deve imparare una gran quantità di nuove regole e di nozioni che sono indispensabili alla collaborazione tra pari.
A partire dai 4 o 5 anni, inizia una fase in cui i piccoli iniziano ad interagire gli uni con gli altri, prima a due a due, poi in gruppi più numerosi.
L’educatore potrà intervenire solo in piccola parte per favorire questo processo (magari mostrando ai bambini come riunirsi in un girotondo, o in altre attività comuni), poichè saranno soprattutto le interazioni spontanee, e in particolar modo i conflitti, che indurranno i bimbi a rendersi conto della presenza dei compagni, i quali magari impongono un proprio gioco, oppure si impossessano di un giocattolo ambito, e così via.
Si tenga conto che a quest’età cognitivamente il bambino si trova ancora in una fase di egocentrismo in cui difficilmente riesce a percepire che gli altri hanno punti di vista o bisogni diversi dai propri.
Attraverso questi piccoli scontri, il bambino si accorgerà poco a poco che gli altri bambini esistono e non si possono maneggiare a piacimento come giocattoli. Imparerà a tenere conto della personalità e dei desideri altrui, e i conflitti apriranno la strada ai riavvicinamenti.
A cinque anni, sua figlia non sembra presentare comportamenti anomali o eccessivamente preoccupanti. Il suo carattere forte e vivace probabilmente esprime il comune bisogno infantile di autonomizzazione ed affermazione di sé; la sua condizione di figlia unica ha fatto sì che finora non avesse necessità di condividere con altri spazi e risorse.
Potrà essere utile continuare ad offrire alla bimba occasioni di socializzazione, lasciando che si scontri con gli altri senza farne un dramma.
Naturalmente sarà al contempo utile e necessario dare alla bimba delle regole.
È inoltre importante chiedersi se, anche a casa, la piccola è abituata a comportarsi come una despota con gli adulti di riferimento, oppure, al contrario, a obbedire molto rigidamente senza che le sia concesso alcuno spazio di autoaffermazione.
Se la situazione a casa appare equilibrata e la bimba è in grado di rispettare le regole tollerando piccole frustrazioni, probabilmente i comportamenti con i coetanei tenderanno a equilibrarsi spontaneamente con la crescita.
Solo in caso contrario, oppure se gli attuali modelli di interazione perdurassero troppo a lungo, potrà essere utile una eventuale consulenza con uno psicologo esperto.

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