L’inserimento alla materna è sicuramente un passaggio importante per i bambini e per i loro genitori e spesso capita che qualsiasi evento che accade più o meno contestualmente ad esso venga interpretato come sintomo di una difficoltà. Prima di parlare di rifiuto potremmo dire che tutti i bambini hanno bisogno di manifestare la loro fatica (fatica che è normale in chiunque affronti un cambiamento) con le persone che hanno più a cuore. Tutti i bambini sani la esprimono, piangendo o mangiando meno o attuando regressioni nel comportamento.
Il controllo degli sfinteri è un passaggio di crescita, è la conferma che non si è più piccoli come prima. Trattenendo la pipì il bambino afferma di essere cresciuto, di riuscire a controllarsi, soprattutto in un ambiente sociale come è la scuola ma, magari, sente in sè la voglia di essere anche piccolo, di essere cambiato, coccolato, lavato e riempito di attenzioni.
Cosa possiamo fare? Saturare il bisogno di coccole e attenzioni su altri piani, in altri modi attraverso il gioco, la lettura, il massaggio dei piccoli, ripetergli che va bene esattamente quello che è, senza accentuare troppo il fatto che è grande e che dai grandi ci si aspettano determinati comportamenti. Manteniamo un rapporto di fiducia e comunicazione con le maestre che, se ci fossero difficoltà sarebbero le prime a farcelo notare e confrontiamoci con loro su cosa sta succedendo. Assicuriamoci anche che il bambino beva magari un pò di più così da assicurargli uno stimolo efficace e ridurre il rischio di infezioni.
E poi restiamo tranquilli e fiduciosi ad aspettare che pian piano tutto torni alla normalità!