30 Gennaio 2018 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Cambio scuola in terza elementare

Buongiorno dottoressa,
la contatto per un consiglio, le spiego la mia situazione.
Mio figlio frequenta la 3 elementare del paese, stessi compagni da 6 anni, ha sempre avuto qualche problema di inserimento perché i bambini vedendo che faceva un po’ fatica a scuola l’hanno sempre escluso.
Le maestre mi hanno sempre detto che viene accettato ma parlando con lui mi dice l’esatto contrario, le faccio un esempio: durante l’intervallo gli chiedo come mai disegnasse sempre e lui mi risponde che è dovuto al fatto che i suoi amici non vogliono giocare con lui.
La classe dal giorno che si è formata è una classe chiassosa, irrispettosa dov’è difficile lavorare in tranquillità e le maestre sono disperate! Inoltre con l’arrivo di un nuovo compagno molto manesco con tutti, la situazione è decisamente peggiorata, addirittura la maestra prevalente ha chiesto di poter cambiare classe!
La mia domanda è questa: sto pensando di cambiare scuola al mio bimbo visto anche i voti disastrosi e la non voglia di entrare in classe.
Nella scuola che stavo valutando la classe è composta di 7 bimbi (5 femmine e 2 maschi, 2 di questi già li conosce perché frequentano karate con lui) mentre la attuale i bambini sono 23. Presumo in una classe poco numerosa che riescano a seguirlo meglio, con più calma e singolarmente cosa che non sempre riusciranno a fare nella vecchia scuola.
Vorrei un consiglio da lei se è un bene spostarlo e soprattutto quando?
Meglio subito o al termine dell’anno scolastico?
Ne ho già parlato al bambino che è favorevole ad un cambiamento in quanto capirebbe meglio e avrebbe dei voti migliori
I vecchi compagni li frequenterebbe comunque a catechismo!
Attendo una sua risposta!
Grazie mille

Gentile signora,

nel suo scritto lei afferma che il bambino “ha sempre avuto qualche problema di inserimento perché i bambini vedendo che faceva un po’ fatica a scuola l’hanno sempre escluso” e vorrei soffermarmi innanzitutto su questo per fare alcune riflessioni.

Cosa intende con “qualche problema di inserimento” e con “faceva un po’ fatica a scuola”?

La mia ipotesi è che il piccolo possa incontrare difficoltà di apprendimento e, se questo è il caso, non è da escludere che anche i rapporti con i compagni possano essere diventati difficoltosi. E’ necessario dunque capire quali sono le difficoltà che incontra e che sono la causa dei “voti disastrosi”, è importante aiutare il bambino a risolverle.

Le consiglio di parlare con le maestre e di rivolgersi ad un professionista che possa aiutarvi a superare l’eventuale ostacolo. Credo che questi siano i passi fondamentali da fare piuttosto che cambiare scuola che, in caso di difficoltà di apprendimento, potrebbe rappresentare un problema in più.

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