18 Luglio 2013 L'ESPERTO RISPONDE

Lucia Barolo

La dott.ssa Lucia Barolo, Psicologa e Neuropsicologa, svolge valutazione e riabilitazione neuropsicologica per i disturbi cognitivi, sostegno per disagi del bambino e dell’adolescente; attività di parent training; attività di consulenza tecnica di parte legate a separazioni e divorzi, affidi e valutazioni delle capacità genitoriali; interventi di supporto e sostegno alla genitorialità; attività di sostegno psicologico alle coppie con bambini con difficoltà cognitiva e fisica. Riceve su appuntamento presso il suo Studio di Torino e presso lo Studio Emovere, viale Angeli 26/bis – Cuneo cell. 339-3163133 - [email protected]

Tutti gli articoli >  

Home  > L'esperto Risponde  > Come orientarsi nel mondo dei terapisti per bambini

Come orientarsi nel mondo dei terapisti per bambini

Buongiorno,

Mi rivolgo a voi come già fatto in passato certa di ottenere una risposta che mi aiuterà e forse servirà anche a tanti altri. genitori.

Sono la madre di una bambina di 5 anni compiuti. Dall’età di 24/26 mesi circa, la piccola è stata sottoposta ad una visita foniatrica. Il suo linguaggio era molto scarso (circa 50 parole in italiano e 50 in inglese, visto che frequentava una tata madrelingua) e le poche parole pronunciate erano di difficile comprensione per gli altri.

La foniatra riscontra un ritardo di linguaggio, in quanto a suo avviso a quell’età, anche sommando le due lingue, il numero di parole doveva essere maggiore. La bambina si esprimeva prevalentemente a gesti.

Consiglia una visita neuropsichiatrica e logopedica.

Ci rivolgiamo, quindi ad una logopedista, esperta in bilinguismo la quale, dopo averci confermato che la doppia esposizione non era la causa del problema, ci ha consigliato numerosi atteggiamenti da tenere nei riguardi della bambina e piccoli giochini per aiutarla, aspettando che crescesse ancora un po’.

Così abbiamo fatto e la piccola è migliorata molto.

Nel giro di poco, intorno ai tre anni il suo vocabolario migliora decisamente e addirittura supera quello di tanti bambini della sua età, non solo per numero di parole conosciute, ma anche per l’uso veramente corretto che ne faceva nei vari contesti.

Il problema era che diversi suoni venivano pronunciati usando lettere in alternativa di altre.

Il foniatra prescrive un ciclo di logopedia per disturbo fonetico e fonologico.

Il medico e la logepedista ci hanno detto che tutto si sarebbe risolto abbastanza velocemente in quanto la bimba è perfettamente in grado di riconoscere i suoni, si trattava solo di mettere la bocca nella maniera corretta per farli uscire.

La logopedia si è protratta praticamente per due anni scolastici con incontri settimanali e tantissimi esercizi svolti a casa.  Fortunatamente la bimba ha sempre accettato di farli, anche se non sempre, ovviamente, ne era entusiasta.  Abbiamo terminato l’ultimo ciclo a maggio di quest’anno, avendo ancora da far uscire il suono ci e z.

Nel frattempo, siccome la bambina era abbastanza piccola per fare questo genere di terapie, ci veniva spesso detto che il problema era quello e che bisognava avere pazienza, ma che era positivo aver iniziato presto in modo da portarla alle elementari senza problemi.

Noi genitori facciamo quindi tutto quello che ci viene consigliato, compreso iniziare ad incontrare un secondo terapista (un neuropsicomotricista) in quanto l’impugnatura della penna non risultava corretta, la lateralità e i disegni altrettanto..

Facciamo tutto quello che ci dicono perchè effettivamente ritenevamo che i problemi ci fossero, quello che non sappiamo tuttora è: quanti problemi si sarebbero risulti e si risoveranno anche senza il loro intervento e sono tipici dell’età?”

La terapia con il neuropsicomotricista si è protratta per tutto l’inverno passato e l’impugnatura non è andata a posto, (dopo quindici giorni di vacanza a Pasqua ci è stato detto che era addiruttura peggiorata, pur non avendo portato con noi neanche i colori, a causa, secondo lui di un nostro intervento sbagliato.

Per settembre è previsto un ulteriore ciclo di logopedia se non saranno andati a posti gli ultimi suoni di cui sopra e in più ci consigliavano un ciclo di metafonologia, prevista, a quanto pare, per tutti i bambini con ritardo di linguaggio.

La bambina sta crescendo, parla perfettamente italiano ad un livello veramenta alto per la sua età, è molto intelligente e ha iniziato ad esprimersi in modo fluente anche in inglese. Le maestre della materna ritengono che noi l’abbiamo sottoposta a troppe terapie a loro avviso inutili, la pediatra non sopporta più di sentire parlare di certi terapisti che oggi non fanno altro che allarmare i genitori e trovare problemi a qualunche bambino, noi genitori siamo stanchi di vedere che non c’è più fine a questa cosa e il neuropsichiatra che l’ha visita, ( a nostro avviso è stato molto frettoloso), però ha ritenuto la bambina intelligente e perfettamente nella norma. Le sue parole sono state: “se dovessi mandare in terapia i bambini che hanno piccole diffocoltà che vanno per lo più a posto da sole, dovrei mandarli tutti.”

Ma questo cosa vuol dire: rischiare che il problema non si prenda in tempo, condannando la bambina ad avere difficoltà maggiori a scuola, o che i bambini hanno bisogno dei loro tempi e problematiche tipo un impugnatura non corretta si risolvono con il tempo?

Noi non sappiamo più chi ascoltare, siamo molto stanchi e temiamo che prima o poi nostra figlia, sempre molto accondiscendente, prima o poi abbia un crollo.

Premetto che tutte le figure professionali alle quali ci siamo rivolti ci sono sembrate competenti e preparate, anche a detta di altri.

Allora il problema potrebbe essere che non siamo più in grado di considerare i bambini come tali, che un piccolo problema diventa inevitabilmente la base di partenza per tanti altri…

A volte osservo mia figlia quando è in compagnia di altri bimbi della sua età e controllo le loro competenze rispetto alla mia e davvero io non vedo tutte queste differenze, anche gli altri tengono la penna in modo non perfetto, spesso non riescono a mantenere la concentrazione a lungo, ecc. Le loro mamme, però sembrano molto più serene, perchè non allarmate da questi specialisti e perchè non devono convivere con il senso di colpa per aver costretto la propria figlia a fare tante terapie al posto di giocare.

Quello che vogli dire è che una volta i bambini non erano così analizzati e invece di fare psicomotricità andavano al parco, non mi pare che siamo attorniati da adulti incapaci e limitati!

Scusandomi per lo sfogo e per essermi dilungata, conto molto su una risposta che ci possa aiutare!

Saluti

Gentilissima Mamma,

Grazie per averci portato la sua esperienza difficile con sua figlia e con il percorso riabilitativo che avete attraversato. Dal suo racconto, mi sembra di capire che è stato lungo, e non è ancora terminato!

Nel complesso, al giorno d’oggi c’è sempre più attenzione e cura allo sviluppo equilibrato e sano dei bambini e questo sovente porta ad un valutazione minuziosa delle difficoltà che alcuni bambini portano. Le scienze e la psicologia dello sviluppo si sono arricchite di nuove conoscenze negli ultimi decenni, e questo ha portato a riconoscere ed aiutare tutti quegli alunni che una volta erano considerati “molto svogliati” ma che in realtà  avevano difficoltà di apprendimento o quei bambini  definiti “con le testa tra le nuvole”, che oggi possiamo aiutare a gestire la loro difficoltà di apprendimento; permette ogni giorno di fare diagnosi specifiche per patologie singole (e non più accomunarle in un identificativo complessivo che poteva essere “Disturbi di apprendimento” ora denominati “Disturbi specifici di apprendimento” con una dettagliata specifica per ogni patologia). La “conseguenza” è una più specifica Riabilitazione che copra ogni esigenza di disturbi dei bambini che a volte, come può essere accaduto nel vostro caso, attraverso un percorso intenso a livello di tempo ed impegno da parte vostra e di vostra figlia.

In bocca al lupo per il cammino che state affrontando

Chiedi all'esperto

Vuoi fare una domanda ai nostri esperti? fa la tua domanda compilando il form, selezionando come argomento quello più pertinente alla tua domanda

INVIA DOMANDA
Categoria:

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ogni settimana, tra giovedì e venerdì, ti arriverà una mail informativa sugli appuntamenti, le opportunità e le offerte del territorio.

Iscriviti