7 Ottobre 2018 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Comportamento infantile di un bambino 10 anni

Buonasera,
ho il caso di mio figlio di quasi 10 anni, che nonostante l’età ha degli atteggiamenti infantili, tipo di pianto-si abbraccia a chiunque-fa i capricci-insulta chiunque incontra, è insopportabile.
Purtroppo a causa di questo non abbiamo una vita sociale soddisfacente, anzi evitiamo proprio di uscire.
Da piccolo ha avuto difficoltà nel linguaggio ed è sempre stato vivace, ma ora parla benissimo tranne qualche anomalia. ma gli atteggiamenti restano quelli di un bambino più piccolo.
Avrei bisogno di un consiglio, un input per capire come comportarmi.
A scuola ha una condotta ottima con le insegnanti, ma in altri luoghi… ùCome se avesse una doppia personalità.
Grazie per il vostro aiuto.
Buona serata

Gentile signora,
premetto che non mi è possibile dirle molto rispetto a quanto lei chiede perché le informazioni che ho a disposizione sono poche, le invio comunque due suggestioni:

– immagino che in passato, per le difficoltà di linguaggio, vi siate rivolti a un collega e a un logopedista e penso che oggi gli stessi professionisti, che conoscono la situazione e il bambino, potrebbero essere consultati per avere qualche indicazione. Mi sembra che il bambino stia, con il suo comportamento, chiedendo aiuto e credo che coinvolgere un professionista sia necessario.

– della sua lettera mi ha colpito molto la sua affermazione “evitiamo proprio di uscire”. Questo è un atteggiamento che si vede spesso nei genitori quando sono scoraggiati e si sentono lì lì per gettare la spugna, ma è importante ricordare che con i nostri comportamenti noi inviamo un messaggio ai bambini e loro sono bravissimi a leggere i nostri messaggi.

In questo modo il messaggio non è positivo, né incoraggiante.

Sarebbe importante uscire, fare un patto con lui prima, accordarsi sui comportamenti che può e non può mettere in atto. Certo non funzionerà subito e non funzionerà sempre, ma la prima cosa di cui il bambino ha bisogno è di sapere che i suoi genitori sono dalla sua parte e che lo aiuteranno a superare il problema.

Spero di esserle stata utile

Cordialità

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