18 Aprile 2018 L'ESPERTO RISPONDE

LABirINTO

Le dottoresse Nota e Garritano psicologhe, e Daniela Meschieri, psicologa e psicoterapeuta, propongono percorsi di gruppo, consulenze, valutazione cognitiva, per promuovere il benessere emotivo-cognitivo dei bimbi e dei loro genitori. Per contattarle [email protected] o 340/87.15.241

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Dalla nascita del fratellino i tic sono aumentati

Salve,
sono mamma di due bimbi il grande di 6 anni e il piccolo di 2 mesi.
Volevo chiedere un consiglio: è da quando sono rimasta incinta, premetto che il bambino desiderava molto un fratellino, da allora lio figlio è sempre nervoso, e da quando aveva 4 anni ha dei piccoli tic nervosi e ora sono aumentati.
Ho pensato potesse essere gelosia, ma non ne ho mai dato modo di esserlo perché anche se il fratellino è piccolo le attenzioni sono più per il grande: fa logopedia da 2 anni e lo accompagno e lo riprendo io, a casa è sempre che gioca con me e sinceramente non so spiegarmi perché si stia comportando così.
Non so cosa fare, le maestre e i terapisti mi sconsigliano un neurologo, ma io ho un po’ di dubbi se portarlo o meno.
Che consiglio di potete dare?
Vi ringrazio molto.

Cara mamma,
per rispondere in modo esaustivo alla sua domanda avremmo bisogno di molte più informazioni,
proviamo comunque a fornirle qualche suggerimento.

L’arrivo di un fratellino, anche se voluto e desiderato porta ad un radicale cambiamento nell’assetto
familiare, e spesso questa condivisione d’amore ha bisogno di un po’ di tempo per essere accettata.
Anche se apparentemente le abitudini per il bimbo grande non sono cambiate, ritrovarsi con un
fratellino più piccolo in casa scatena in lui delle emozioni difficili da gestire. A volte infatti è proprio il bimbo più grande a provare sentimenti contrastanti, emozioni totalmente opposte tra loro, come l’amore e l’affetto per il nuovo arrivato e la gelosia e la rabbia nei suoi confronti.

Consideriamo però che per un bimbo di sei anni gestire questo tipo di emozioni non è facile, ed ha quindi bisogno di essere aiutato a capire cosa gli sta succedendo.

Rispetto alla questione del nervoso sarebbe utile capire in che modo il bambino manifesta questo
nervosismo, e come viene gestito dagli adulti che lo circondano.

Per i tic invece sarebbe molto utile capirne l’esordio e il mantenimento, confrontandosi in prima
battuta con il suo pediatra di riferimento, con le figure che ad oggi seguono il bambino e magari con
un neuropsichiatra infantile, per capire che causa hanno e come intervenire su di esse.

Ci diceva che il bambino è dall’età di 4 anni che manifesta dei piccoli tic, una delle possibilità è che questa sia una modalità che il bambino ha trovato per reagire alle esperienze di stress, non stupisce quindi che in momenti particolari questi tic siano più presenti.

Il consiglio che possiamo darle è di rivolgersi prima al suo pediatra esponendo a lui i suoi dubbi e le
sue preoccupazioni, per cercare di trovare insieme la figura professionale che potrà aiutare suo figlio in questo momento.

Cari Saluti

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