13 Novembre 2014 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

Tutti gli articoli >  

Home  > L'esperto Risponde  > Difficoltà emotive in un bambino di 5 anni

Difficoltà emotive in un bambino di 5 anni

Buonasera, il nostro primogenito di 5 anni è in difficoltà.

E’ sempre stato sano, calmo e tranquillo, piuttosto amante dei giochi sedentari: scrivere, colorare, fare puzzle anche complicati, esercizi di prescrittura e pre calcolo adeguati. Ha frequentato poco gli altri bambini, ma con gli adulti si relaziona bene. Il primo anno ha frequentato poco l’asilo, il secondo per niente perché, e veniamo al punto, sono nati un anno fa i suoi due fratelli gemelli e su consiglio del pediatra che aveva paura che si ammalassero contagiati dai virus circolanti all’asilo non lo abbiamo mandato. In più abbiamo traslocato.

Da circa 3/4 mesi è cambiato: fa solo ed esclusivamente dispetti agli altri all’asilo (però ricerca la compagnia dei bimbi), soprattutto ai più piccoli, ha dei tic al volto (strizza naso e occhi) e talvolta scuote le mani saltando quando è eccitato. Fa fatica a stare attento e per fargli fare una cosa devono spesso affiancargli un insegnante per tenerlo concentrato.

Sicuramente manifesta regressione (parla con voce da bimbo piccolo, è estremamente capriccioso, dice che vuole il ciuccio e che vuole tornare piccolo) ma le maestre sono comunque preoccupate perché lo vedono indietro in alcune attività tipo disegnare le figure umane (disegnava benissimo…anche se quasi mai figure umane, ora non vuole più disegnare) e hanno detto di aspettare ancora un po’ ma se continua di farlo vedere.

A noi è sempre sembrato intelligente e sensibile.

Lei che ne pensa? Sarà una marcata gelosia o intravede sintomi di cose più importanti?

Buongiorno Francesca, il suo bambino nel giro di poco tempo ha vissuto almeno due esperienze molto importanti: la nascita dei fratelli e un trasloco, due esperienze che sicuramente lo hanno un po’ sconcertato poichè hanno cancellato i suoi punti di riferimento, le sue abitudini e sicurezze.
Mi sembra che il consiglio che le ha dato la maestra sia sensato, si rivolga ad uno psicologo, prima ancora che per il bambino, per farsi consigliare alcune strategie che possono riportare un po’ di sicurezza nella vita di suo figlio.

Alcuni suggerimenti:

– ritagli tutti i giorni un po’ di tempo da vivere con lui, senza la presenza dei fratellini: questo vale sia per lei, sia per il papà

– lo renda partecipe nella “gestione” dei piccoli

– disegni con lui, renda l’attività del disegno, un gioco, e faccia commentare quel che disegna

Questi sono alcuni, piccoli, suggerimenti, che può mettere in atto fin da subito, senza grandi difficoltà.
Le consiglio comunque di rivolgersi ad un collega di persona non perchè, usando le sue parole,  “intravedo sintomi di cose più importanti”, ma per aiutare il bambino a superare nel migliore modo possibile questo periodo che vive in modo problematico.

Cordialità

Chiedi all'esperto

Vuoi fare una domanda ai nostri esperti? fa la tua domanda compilando il form, selezionando come argomento quello più pertinente alla tua domanda

INVIA DOMANDA
Categoria:

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ogni settimana, tra giovedì e venerdì, ti arriverà una mail informativa sugli appuntamenti, le opportunità e le offerte del territorio.

Iscriviti