9 Febbraio 2018 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Disturbo oppositivo provocatorio

Buongiorno,
sono madre di un bambino di 11 anni che presenta tutte le caratteristiche del DOP: non riesce a socializzare con nessuno dei suoi coetanei, non ha amici, va male a scuola, risponde male agli insegnanti e a noi genitori e sembra in continua sfida con noi.
Non riesco più a controllarlo e gestirlo.

Gentile signora Giulia,
il suo breve scritto mi è sembrato una sorta di diagnosi che lei ha fatto a suo figlio e, sperando che la risposta non le appaia come troppo dura, mi sento di dire che:

– nel caso lei sia una professionista, sa bene che non si fa diagnosi sui propri familiari

– fino a qualche anno fa in quasi tutte le case c’era un’enciclopedia medica e in molti avevano la pessima abitudine di consultarla; oggi abbiamo Internet che è uno strumento che ci permette di fare la stessa cosa con maggiore velocità e, probabilmente, anche con maggiore margine di errore

– se anche la diagnosi che lei ha fatto fosse giusta, che cosa se ne fa? Una volta che ha messo un’etichetta che cataloga una serie di comportamenti, cosa cambia?

L’ultima risposta è decisamente una provocazione che mi serve a dirle che, da mamma lei non ha bisogno di una diagnosi per stare in relazione con suo figlio, semmai è indispensabile avere creato un legame che permette una comprensione profonda delle caratteristiche del bambino e anche la capacità di decodificare le sue eventuali richieste di aiuto che possono manifestarsi in mille modi differenti.

Se lei ritiene che suo figlio viva qualche disagio, se lei si sente in difficoltà a “controllarlo e gestirlo” (ammesso che questo sia uno dei compiti materni), le consiglio di rivolgersi ad un professionista per un confronto approfondito della situazione.

Spero di esserle stata utile

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