16 Gennaio 2018 L'ESPERTO RISPONDE

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Come faccio a metterla nel lettino? Bimba di 3 mesi e mezzo

Buona sera,
ho una bimba di 3 mesi e mezzo in linea generale è tranquilla, appena può sorride e fa versetti a tutti, anche da sola.
Inizialmente era molto agitata e voleva stare sempre in braccio, ma ora sta anche da sola nella sdraietta o sul tappetone.
L’unico problema è la nanna. Quando inizia a manifestare segni di stanchezza la porto in camera, abbasso le luci e metto una ninna nanna rilassante. Inizialmente ho provato a metterla nel lettino,
ma erano urla strazianti e non ce la facevo a fare metti dentro tira fuori e a sentirla urlare così. Quindi ho fatto un passo indietro cioè vado in camera luci e musica, ma la tengo in braccio, cercando di non passeggiare troppo ma tenerla e cullarla lievemente (prima si addormentava solo
passeggiando per casa ma dato che pesa 7,4kg la cosa sta diventando difficile).
Anche così oppone resistenza e piange per un po’, però poi si addormenta.
La sera crolla attaccata al seno e la notte si sveglia ogni due ore, a volte riesco a riaddormentarla senza seno, ma il più delle volte solo con.
Quello che mi chiedo è: dovrei insistere di più per farla dormire nel lettino e non in braccio?
Anche perché quando la metto giù si sveglia subito, ma anche in braccio dorme al massimo un’ora. Dovrei cercare di educarla al sonno come si dice (tipo metodo pick up put down) o meglio continuare ad assecondarla?
Grazie

Cara mamma,
il sonno è un argomento estremamente dibattuto tra neo genitori e non solo. In questa società in cui ci sono manuali per tutto e l’efficienza è un dictat ogni nostro comportamento viene passato al vaglio dell'”educativamente corretto”. Al di la’ delle molte considerazioni sul sonno che si possono fare una cosa è fondamentale: ricordiamoci che non esistono ricette certe e che se bastassero i manuali i nostri figli sarebbero dei robot!

L’acquisizione dell’autonomia nel sonno è un processo graduale, con tappe intermedie fatte di compromessi e adattamenti al bambino. Abbandonarsi al sonno è un atto di fiducia e il bambino può aver bisogno di un po’ di tempo per acquisire una certa sicurezza. Ogni mamma sente i bisogni del proprio bambino e, pur tenendo in mente l’obiettivo finale, propone risposte pensate per lui, in un l’accompagnamento calmo e sereno, senza lasciarsi spaventare dal pianto che talvolta è solamente una manifestazione della stanchezza e un modo di scaricare la tensione prima di dormire. l’importante è lasciare da parte i sensi di colpa e di frustrazione e questo riesce meglio se non si fanno troppi confronti tra “noi” e “il metodo”.

Cari saluti

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