Buongiorno cara lettrice,
i genitori sono tenuti al mantenimento dei figli anche se divenuti maggiorenni, ma con qualche “ma” (perdoni il gioco di parole).
Il Giudice, infatti, verificherà tutti gli aspetti della situazione concreta, per esempio andrà ad approfondire le motivazioni che impediscono al figlio di raggiungere l’autonomia (eventuali sue responsabilità o scarso impegno) e le condizioni economiche dei genitori (per esempio se siano o meno nella condizione di poter offrire un aiuto qualora il figlio si trovi al di fuori della casa familiare; un conto, infatti, è offrire vitto e alloggio, altro discorso è scorporare dal proprio reddito una somma di denaro puntualmente tutti i mesi).
Mi sento di aggiungere un’informazione. Esiste, oltre al mantenimento, il cosiddetto dovere alimentare, ossia il dovere di aiutare un congiunto nel caso si trovi in stato di provata indigenza.
“Alimenti” e “mantenimento” sono due istituti diversi.
Nel suo caso, se Lei si trovasse in stato di indigenza tale da non poter provvedere anche alle più elementari esigenze di vitto e alloggio, potrà cercare di ottenere dai suoi familiari i cosiddetti “alimenti”. Se non ci si riesce per vie bonarie, si potrà ricorrere al giudice il quale stabilirà l’esistenza del diritto e poi l’eventuale entità e le modalità del supporto.
Nel caso Lei non versi in questo grave stato di bisogno, ma abbia una più generale necessità di sostegno, allora occorrerà, come Le ho detto, fare un’analisi della sua situazione per comprendere se e quanto domandare ai suoi genitori in termini di “mantenimento” , in ogni caso il primo step è sempre quello di cercare una via alternativa al giudizio. Se tale tentativo desse esiti infausti allora si valuterà se procedere giudizialmente.
Spero di averLe dato qualche imput utile, il discorso è complesso e merita che venga affrontato con un professionista.
Un caro saluto.