15 Settembre 2014 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Gelosia per l’arrivo del fratellino

Buongiorno, sono una mamma di due maschietti, Alessandro 20 mesi ed Edoardo 2 mesi.

Alessandro da quando è nato Edoardo si è attaccato a me in modo viscerale. Purtroppo ho continui sensi di colpa perchè non riesco a dedicargli il tempo che vorrei e tranne qualche decina di minuti di giorno e la messa a letto serale, per il resto non riesco a stare con lui in maniera esclusiva (come prima dell’arrivo del fratellino). Lui patisce questa situazione, quindi con me fa capricci in continuazione, piange, urla, si butta per terra, così scoppia a piangere anche Edoardo. Questa scena si ripete per molte ore al giorno. Io sono sfinita! Cosa posso fare? Le ho provate tutte! Lo ignoravo, poi cercavo di consolarlo, ma non è servito a nulla!
Aiutatemi. Sono triste per Alessandro e mi sento molto spesso impotente e pure nervosa!
Grazie!
Cordiali saluti.
Silvia

Cara Silvia essere madre di due bambini piccoli non è sicuramente facile, specialmente all’inizio. La situazione che state vivendo è davvero molto comune quando nasce il secondogenito ed è superabile apportando alcune piccole ma necessarie modifiche comportamentali.

La prima di queste modifiche è richiedere l’intervento del papà che, anche se lavora e trascorre poco tempo a casa, una parte di quel tempo dovrà dedicarlo esclusivamente ai bambini.

E’ evidente che Alessandro è geloso di Edoardo e, se guardiamo all’evento dal suo punto di vista, ha pure ragione. Fino a due mesi fa Alessandro era il principino di casa, mamma, papà, le loro attenzioni, i giochi, gli spazi e il tempo erano tutti suoi. All’improvviso arriva uno che non parla, non cammina, non gioca, non lo riconosce e si porta via quasi tutte le attenzioni…

Come fare?

Esattamente come dice lei, dedicando a lui e solo a lui del tempo; tempo stabilito e definito, del tipo “adesso tu ed io andiamo ai giardinetti da soli a giocare”, “questa sera tu e papà andate a mangiare un buon gelato e ne portate uno anche alla mamma” … eccetera eccetera.

Alessandro ha bisogno di due cose fondamentali: essere rassicurato sul fatto che mamma e papà gli vogliono sempre bene ed essere aiutato a conoscere suo fratello. Lo faccia collaborare quando fa il bagnetto a Edoardo, gli faccia capire di aver capito il suo stato d’animo e lo rassicuri. Eviti i confronti in negativo per lui (tipo Alessandro non dormiva mai, invece Edoardo è un tesoro”).

Non faccio fatica a credere che lei si senta sfinita e, purtroppo, se non affronta la situazione la cosa non migliorerà se non a lungo periodo. Conviene quindi darsi da fare per risolverla il prima possibile anche chiedendo aiuto, in questi casi, quando ci sono, i nonni sono provvidenziali. Una o due ore di “baby sitteraggio nonnesco” sono una manna. Anche i papà vanno coinvolti, almeno il sabato e la domenica, almeno mezz’ora tutte le sere.

Alzo anche un po’ il tiro … trovi anche un po’ di tempo da dedicare a se stessa, se lei riesce ad essere più rilassata, anche le crisi di Alessandro le appariranno meno difficili da affrontare.

Ce la farà “alla grande”.

Un caro saluto

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