20 Novembre 2014 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Ha bisogno della mia presenza

Salve, sono una mamma di 29 anni e la mia piccola ha esattamente 6 anni.

Da quasi 2 mesi frequenta la prima elementare e visto che non mi é sempre possibile disporre dell’auto ho preferito che vada a scuola con il pulmino scolastico.

Quasi sempre fa i capricci perché vada a prenderla all’uscita della scuola, e quasi sempre la faccio felice, Ma da più giorni é diventata un’ossessione, proprio non riesce a staccarsi da me, dice che ha bisogno di vedermi mentre è a scuola perché le manco, che se guarda fuori dalla finestra pensa a me… E anche se le ho fatto capire che sono disposta ad accompagnarla e andarla a prendere proprio non riesce a frenare i suoi pianti disperati che durano giorni interi e frasi ripetitive e continue (ogni 5, 10 minuti) “domani mi vieni a prendere?” “Domani mi fai uscire prima?”

Non so come comportarmi perché sia con le buone maniere, sia con qualche tono di voce più alto, proprio non riesco a frenare questa sua ossessione!

Tengo a precisare che Francesca è una bambina socievole e solare, non ha problemi con l’apprendimento, anzi subito riesce a fare tesoro di quello che le viene insegnato: ho chiesto alla sua maestra se per caso ci fosse stato un problema a scuola e le sue parole sono state ” No per niente, con Francesca non ho nessun problema é bravissima, solo un po’ chiacchierina’”!

Confido in una vostra risposta, grazie

Mamma Rossella

Buongiorno Rossella, non mi dice se la sua bambina frequentava l’asilo, nè se in questo periodo ci sono stati avvenimenti familiari che possano averla turbata. In generale però posso dirle che è piuttosto comune che i bambini, all’inizio della scuola elementare, attraversino un periodo di crisi, in modo particolare se non avevano già frequentato la scuola materna. In questi casi si parla di “ansia da separazione” nel senso che i bambini vivono si sentono turbati dall’allontanamento dei genitori, dall’estraneità del luogo, dalla presenza di estranei (maestri, compagni, ecc…) con i quali devono condividere, senza bene capire il perchè, parte della loro giornata.

Cosa fare in questi casi?

1) Rassicurare il bambino, anche attraverso dei rituali: la colazione insieme, una canzoncina prima di uscire di casa

2) Non essere ansiosi: spesso i genitori caricano su loro stessi l’ansia del bambino e gliela ri – trasmettono, creando un circolo che non si spezza

3) Date al bambino un oggetto transizionale da portare con sè (mettendosi prima d’accordo con la maestra)

4) Non usare modi bruschi, il bambino sta già vivendo un momento difficile, la nostra rabbia, le nostre sgridate, non servono a rassicurarlo bansì creano ulteriore ansia. Parlatene. Scendete a patti.

5) Raccontate al bambino cosa fate in sua assenza e ditegli che lo pensate.

Spero di esserle stata d’aiuto.

Cordialità

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