Gentile mamma, quando un bambino cambia comportamento in modo repentino e passa dal registro della serenità a quello dell’irrequietezza, ci segnala quasi sempre un disagio ed è nostro compito, prima di qualsiasi altra ipotesi, assicurarci che stia bene fisicamente attraverso una visita pediatrica. In secondo luogo dobbiamo rivolgerci all’asilo e parlare con le insegnanti per assicurarci che non sia accaduto nulla che possa averlo turbato e contemporaneamente dobbiamo analizzare (come lei ha fatto) l’andamento della routine quotidiana.
La presenza dell’amico immaginario non è motivo di preoccupazione a meno che la bambina non lo utilizzi per isolarsi dal resto del mondo; se continua ad avere relazioni con i compagni e usa l’amico solo in alcune circostanze possiamo stare più che tranquilli.
L’amico immaginario accompagna molti bambini che sanno di avere a che fare con un personaggio che non esiste nella realtà e che ha la funzione di rassicurazione. Infatti il bambino affida al suo Doppio le sue confidenze, spesso ruoli che non riesce ad affrontare e colpe per camuffare marachelle che ha combinato. Ma il Doppio da sé (amico immaginario) ha anche la funzione di rispecchiamento attraverso cui il bambino sperimenta e costruisce la propria immagine di sé. Tutto questo significa che la creazione dell’amico immaginario non è preoccupante ma è un modo che serve spesso per adattarsi ad un cambiamento, nel suo caso il mutamento dell’orario di lavoro che non le permette più di stare insieme a sua figlia con la frequenza precedente. Sua figlia probabilmente sente il distacco e cerca conforto nell’immaginazione.
Le suggerisco di non rimproverare la bambina per l’amico immaginario e di non prenderla in giro, le chieda semmai di raccontarle di Dafne e attraverso il racconto le sarà possibile captare desideri che sono in realtà di sua figlia. Assecondare la presenza dell’amico immaginario non vuol dire però renderlo presente e reale, è nel mondo della finzione e dell’immaginazione e lì deve restare: niente vestiti veri o cibo vero ad esempio, ma può tranquillamente stare al gioco usando anche lei la fantasia.
Personalmente sono rimasta colpita dal nome che sua figlia ha scelto per la sua amica immaginaria e, in proposito, le suggerisco di dare un’occhiata al significato del mito di Dafne http://www.elicriso.it/it/mitologia_ambiente/dafne/
Saluti