29 Marzo 2015 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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La maestra

Salve, ho una bambina di 6 anni che frequenta la Prima elementare. Da due mesi circa ho notato che ha dei problemini con la matematica.  Conosce gli argomenti e sa fare i calcoli ma ovni tanto fa qualche errore. La maestra sembra aver cambiato atteggiamento nei suoi confronti, se può le corregge anche una virgola sbagliata e le da voti assurdi tipo otto meno meno meno se trova qualche errore. Al contrario qualche sua compagna anche con uno o due errori prende voti altissimi più i complimenti. Ora premesso che a me del voto non mi interessa affatto, la bambina soffre di questo atteggiamento e da un  po va a scuola a fatica e si sente frustrata. Come posso fare? Ieri in classe ha fatto un disegno dove c era lei presa per mano con la maestra, tanti cuori colorati la scuola, solo che la maestra era completamente girata dalla parte opposta, come a non volerla guardare. Grazie

 

Buongiorno Alessandra, rispondo alla sua lettera in due fasi, sebbene quanto lei presenta sembri essere collegato.
Fare qualche errore in matematica, così come in tutte le altre materie, fa parte del normale processo di apprendimento; tuttavia con i bambini è necessario capire se si tratta di errori comuni oppure di difficoltà di apprendimento.
La tenera età della bambina è favorevole in entrambi i casi:
– in caso di disturbo dell’apprendimento è proprio la precocità dell’intervento che favorisce il superamento delle difficoltà
– in caso di distrazione o di difficoltà di concentrazione, è sempre la precocità che può aiutare inserendo, ad esempio, un nuovo metodo di studio.
Le consiglio di leggere i seguenti articoli che possono esserle di aiuto in quanto offrono alcune strategie di studio per i bambini: http://psicomamme.it/operatori-matematici-spiegati-ai-bambini/
http://psicomamme.it/la-tabellina-del-due-idee-per-ricordarla-meglio/

Per quanto riguarda la relazione con la maestra  le consiglio sia di parlarle, esponendo la sua impressione e chiedendo anche a lei cosa ne pensi della difficoltà della bambina, sia, e soprattutto, di non dare “man forte” a sua figlia. Il disegno della bambina è significativo, ma le propongo un’altra interpretazione: la piccola potrebbe avere sensi di colpa, non sentirsi all’altezza della situazione, e percepire la maestra distante da lei.

Quello che si rischia è di fare passare il messaggio di dover essere la prima della classe come cosa principale, ma questo non è un buon obiettivo educativo, perchè ogni bambino è, e deve sentirsi, speciale per quelle che sono le sue reali capacità. Siamo noi genitori che dobbiamo fare passare questo messaggio e che dobbiamo crederci davvero. Chi non è bravissimo in matematica, spesso lo è in altre materie e viceversa.

La sua bambina è in prima elementare e il modo in cui lei adesso interiorizza la scuola sarà il modo in cui lei vivrà la scuola negli anni a venire, il cammino è appena iniziato ed è lungo. E’ quindi molto importante aiutarla fin da subito a creare con la scuola una buona relazione perchè questo ha un impatto molto forte su come proseguirà il suo cammino.

Spero di esserle stata utile

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