E’ un lavoro un po’ da psicologa, come educatrici possiamo provarci anche perché accade spesso di trovarci di fronte a bimbi che “ci provano” in senso buono.
Due sembrano gli eventi scatenanti: 1. mamma è più presente nel tempo “dopo la scuola”, prima era sicuramente la nonna a portare Lara a danza e lei ci andava senza problemi. Ora è mamma che se ne occupa, per Lara il “tempo danza” diventa tempo che non trascorre con la mamma che non è al lavoro. Lo stesso per il nuoto, emozione nuova, paura per il nuovo e spavento per il tuffo, uniti al fatto che un po’ a tutti l’acqua fa venire voglia di fare pipì ecco “l’incidente”!
Come sarà stato commentato.. è sempre difficile quando accadono queste cose trovare la giusta via di mezzo tra lo sgridare il bambino perché poteva evitarlo e comunque far capire che non si fa.. e l’evitare di dare troppo peso facendo aumentare l’ansia e quindi “scatenando l’incidente…
Essendo capitato insieme ad uno spavento la reazione avrebbe dovuto essere “non importa quando si ha paura può succedere… non ti preoccupare non capiterà più, i tuffi magari li farai quando ti sentirai più sicura…”
2. La pipì: il primo caso è un incidente a seguito di uno spavento, è abbastanza normale; il secondo pure perché può succedere, alla materna mentre stanno giocando vanno spesso in bagno all’ultimo momento ed inoltre aveva i collant o la calzamaglia che non aiutano l’autonomia. Se è stato dato troppo peso agli incidenti la bambina potrebbe aver paura di fare brutte figure e quindi di non essere grande… regredisce nel comportamento e non vuole più fare le cose che la preoccupano, a nuoto ha già fatto una brutta figura, a scuola pure, a danza non vuole rischiare…
A casa non ha problemi a fare pipì, li ha solo in mezzo ad altre persone, non vuole fare figuracce…
Il consiglio da maestra e da mamma sarebbe di ammorbidire e sottovalutare la pipì… può succedere, anche i grandi spaventati possono “farsela sotto..” “La calzamaglia è difficile da gestire…”.
Darle delle giustificazioni agli incidenti spiegarle che alla sua età può ancora accadere di sbagliare. A nuoto non ci state andando quindi il problema è risolto. Magari a settembre ci riprovate, a scuola con il tempo un po’ più caldo la calzamaglia non si usa più, magari in questi giorni di pioggia un bel jeans con elastico o una tuta sfiziosa spiegandole che così è più facilitata ad andare in bagno e che se succede non importa però lei si deve impegnare (non bisogna neanche farle pensare che è meglio si fa la pipì addosso… ).
Con danza o la porta la nonna, facendole credere che mamma un pomeriggio alla settimana deve lavorare e quindi ricreando le condizioni precedenti al part-time per vedere cosa succede… oppure magari lasciate stare e mettete l’accento sul tempo mamma/figlia in cambio di maggiore serenità alla scuola materna dove però bisogna sottolineare che alla sua età è importantissimo andare per imparare tante cose ed avere tanti amici.
Forse questa mamma ha fatto, a fatica, la scelta di un part-time per stare con la bimba, ma ai bambini fa bene la routine e la sua routine funzionava…
Ci vuole un po’ di tempo per abituarsi al nuovo anche se il nuovo è stato creato per il benessere.
Buona fortuna a tutta la famiglia e cercate di non vivere la questione con ansia… l’ansia peggiora tutto.
Ammorbiditevi su pipì e danza per restare ben fermi sulla scuola, vedrete che andrà meglio…
buona fortuna Erika e Patrizia
Bimboporto Scuola d’infanzia corso Lombardia 24 San Mauro – Autoporto Pescarito tel. 011.2740980