10 Marzo 2014 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Le regole: come farle rispettare?

Salve, ho un bimbo di 4 anni, Matteo, che da due anni non riesco a gestire facilmente, o meglio non riusciamo né io né mio marito, né i nonni o le maestre. Ha iniziato quest’anno la scuola materna e quasi subito le maestre ci hanno chiamato in riunione per parlarci di come sia difficile la gestione di Matteo, di aiutarle anche a casa con le regole.

Dopo aver spiegato che noi le regole le mettiamo già in atto e abbiamo gli stessi problemi anche a casa ci lasciamo dicendo di starci più dietro e vedere se migliora.

Da 7 mesi inoltre è nata la sorellina. Da quando c’è lei la mattina lo accompagna a scuola mia madre e spesso va anche a riprenderlo, prima al nido quando lavoravo lo accompagnavo sempre io e andavo a riprendere. Potrebbe essere questo a farlo reagire in questo modo. Lui a dire dalle maestre non rispetta le regole e l’adulto.

Quando andiamo a riprenderlo scappa e dobbiamo rincorrerlo per tutta la scuola, cosa che faceva anche al nido con me. Durante il pranzo a scuola e la cena a casa non sta fermo un attimo tranne se c’è il suo cartone preferito. Se andiamo per negozi è un dramma, rischia di farsi male, urla, corre e devasta tutto ciò che incontra. A casa rompe tutti i giochi, lancia cose in continuo, parla moltissimo ed è sempre agitato, spesso non si riesce a parlare con lui, non ascolta per più di 5 minuti, cambia argomento facendo domande, spesso ci porta all’esasperazione.

Molte volte rinunciamo ad andare fuori con altre persone per questo suo comportamento, se sta con altri bimbi finisce sempre per litigare.

Allo stesso tempo notiamo anche una forte intelligenza. A quasi tre anni faceva puzzle difficili, anche al contrario ricordava tutti i pezzi come andavano messi, ha un linguaggio notevole, ha imparato presto a fare tutto, camminare, parlare, andare in bici, usare il pc e il cellulare (lui e mio marito spesso giocano assieme con questi due strumenti e gli è bastato vedere qualche volta il papà per imparare a fare cose che ci hanno stupito). Insomma noi notiamo che ha un bisogno continuo di attenzioni e stimoli nuovi, si annoia facilmente.

Scusi se mi sono dilungata, vorrei sapere dove sbagliamo e cosa possiamo fare per fargli cambiare atteggiamento nei confronti degli adulti.

 

Gentile signora  quando, come nel caso di Matteo, si ha a che fare con una forte vivacità è consigliabile una consulenza vis à vis con uno psicologo sia per capire quali siano le motivazioni del comportamento del bambino sia per avere indicazioni sulla gestione più adeguata della situazione.

Ad una prima lettura  di potrebbero fare ipotesi diverse, tutte plausibili, ma nessuna generata da una adeguata conoscenza della situazione.

Si rivolga con fiducia ad uno psicologo e sicuramente sia voi genitori, sia Matteo, troverete il modo migliore per affrontare la situazione.

Cordiali saluti

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