14 Ottobre 2016 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Maetra antipatica, che fare?

Buongiorno, sono la mamma di una bambina che quest’anno ha iniziato a frequentare la primaria. Mia figlia non accetta in particolar modo una delle insegnanti: quando la mattina la vede o quando sa che il tale giorno ci sarà quella maestra inizia a piangere ed esprime il desiderio di non andare a scuola. Mia figlia è una bambina molto sensibile e bisogna lavorare sulla sua autostima. Con le altre insegnanti non ha problemi, anzi, le adora. Come devo comportarmi? Grazie mille in anticipo.

Spero di essere stata chiara  Aspetta di una risposta

Porgo i miei più sinceri saluti

Buongiorno Anita,

immagino che molte mamme leggendo la sua breve lettera si riconosceranno in quanto lei racconta; infatti spesso accade che un insegnante proprio “non vada giù” a qualche alunno. Si tratta dunque di un fenomeno ben conosciuto dai genitori.
Cosa succede? Cosa lo provoca?
Succede semplicemente che siamo esseri umani e che non tutti gli esseri umani sono simpatici, empatici, disponibili, capaci di lasciare dietro alla porta del posto di lavoro i problemi della vita quotidiana. Ma succede anche che esiste un meccanismo inconscio che si chiama proiezione e che serve ad attribuire ad altri le nostre zona di ombra, quelle che non ci piace vedere su di noi e che abbiamo bisogno di espellere … questo meccanismo è molto usato dagli adulti in modo pressoché inconsapevole ed è usato anche in situazioni come quella che racconta lei. Spesso infatti i genitori si alleano con i figli “contro” uno/a o più insegnanti e questo è davvero un passo falso se non in pochi casi che, per fortuna, rappresentano un’eccezione.
Cosa fare, dunque?
– Parlare con i bambini e farsi raccontare cosa non va. Esclusi eventuali problemi seri e reali, si può incominicare a trasmettere il concetto che non tutti possono esserci simpatici, ma che ci sono ruoli che vanno comunque rispettati
– Conoscere l’insegnante e cercare di capire quali possono essere i punti di non contatto con l’alunna/o
– Confrontarsi con gli altri genitori
– Usare l’ironia con i bambini, metterla un po’ “sul ridere” e trasmettere loro un senso di tranquillità senza ingigantire il problema
Spero di esserle stata utile
Cordialità

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