13 Ottobre 2018 L'ESPERTO RISPONDE

Avv. Maria Ferrara

Titolare dello Studio professionale MF Legal Office che offre assistenza e consulenza legale sia in ambito giudiziario che conciliativo, con particolare riferimento al diritto di famiglia. Appassionata del proprio lavoro e “preda” di un guizzo creativo che la porta alla ricerca continua di nuove esperienze. Riceve su appuntamento nel suo studio di Via Baltimora, 90 a Torino tel. 011/197.193.38

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Mancato assegno mantenimento minore

Salve ho un bimbo di 10 anni sono stata sposata per 3 anni e poi separata.
Nel 2017 ho divorziato e in sede di divorzio il padre deve dare una somma per il mantenimento, ma neppure qui il mio ex non la versava.
Prende però il figlio più del previsto.
Sono stati prelevati gli arretrati dalla busta paga, ma ora non più nulla, perche dice che non lavora.
Oggi ho scoperto tramite il figlio, che sta lavorando con un altro principale.
Non ho fatto parola con l’ex per non mettere in mezzo il bimbo però sono andata dall’avvocato e ho fatto una denuncia contro lui.
Mi sono stancata!
Ora il bambino inizia la scuola media e c’è la spesa dei libri e non risponde ai messaggi per darmi almeno la meta per in modo da poter pagare e ritirare i libri.
Ho dovuto farmi carico io di tutto, ma ora cosa potrei fare?
Potrei chiedere l’affidamento esclusivo del bimbo dato che lui non si prende responsabilità?
Grazie per la risposta

Gentile lettrice,
quanto alla sua domanda sulla possibilità di ottenere un affidamento esclusivo, mi trovo a ribadire che affidamento esclusivo costituisce soluzione eccezionale, consentita esclusivamente ove risulti, nei confronti di uno dei genitori, una condizione di manifesta carenza o inidoneità educativa o comunque tale da rendere l’affidamento condiviso in concreto pregiudizievole e contrario all’interesse esclusivo del minore.

Le solo carenze sul piano economico potrebbero non essere sufficienti a provare che la frequentazione del padre e la partecipazione di quest’ultimo alla avita del figlio possa arrecare pregiudizio al ragazzo.

In sostanza ciò che il giudice deve valutare è , da una parte, l’idoneità del genitore affidatario, dall’altro l’inidoneità educativa dell’altro. Tale valutazione riguarda non solo gli aspetti economici ma anche gli aspetti relazionali.

Tenga poi conto che suo figlio è grandicello , il giudice lo ascolterà durante il processo, è possibile che decida di farlo sentire anche da personale qualificato (psicologi, assistenti sociali) per valutare le sue dichiarazione e trarre da queste ulteriori elementi utili ad inquadrare il caso.

Per quanto riguarda il recupero delle somme che il Suo ex marito Le deve potrei consigliarle di indagare sulla situazione reddituale reale del suo ex marito (vi sono diversi strumenti per farlo anche con l’ausilio di agenzie investigative) e sulla base di quanto verrà fuori potrà attivare le misure più idonee per ottenere il dovuto. Sul punto le consiglio la lettura di questo mio precedente articolo.

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