Cara mamma,
la masturbazione infantile è assolutamente normale, è una scoperta naturale che il bambino fa durante l’esplorazione del suo corpo. Il bambino scopre che gli organi genitali offrono sensazioni più piacevoli e calmanti rispetto ad altre zone corporee. Di conseguenza, sono controproducenti gli atteggiamenti di condanna, le punizioni, i castighi o i messaggi che denotano l’attività masturbatoria come sporca, sbagliata o immorale. Gli atteggiamenti di riprovazione in genere rischiano di facilitare nella bambina la comparsa di tabù o reazioni negative nei confronti della sessualità, che sono alla base di possibili inibizioni sessuali nella vita adulta.
Appaiono invece appropriati la relazione e il contenimento affettivi da parte dei genitori, perché i bambini che compiono atti masturbatori, spesso lo fanno per soddisfare il bisogno di attenzione e di coccole e solitamente vi ricorrono nei momenti di noia e solitudine.
Però, all’età di 7 anni i bambini ormai hanno sviluppato il senso del pudore, per cui la sua bambina deve sapere che può masturbarsi privatamente nella sua stanza, ma non in pubblico, nemmeno davanti ai genitori. Con pazienza sottolinei l’importanza delle norme di buona educazione, senza drammi e, soprattutto, senza instillare il senso di colpa.
Scrive che “… la bambina si tocca in modo continuo tanto da restare sempre indietro nelle lezioni”: qui occorre capire se l’atto masturbatorio è prolungato, accompagnato da isolamento rispetto ai compagni e/o alla maestra, perché in tal caso può essere considerato come un possibile segnale di disagio affettivo.
Scrive anche che “… questo problema avviene solo a scuola …”, e qui i motivi potrebbero essere diversi: può darsi che l’argomento sia stato trattato a casa in modo non appropriato, oppure che la bambina sia stata ripresa o sgridata da voi genitori, o che semplicemente a scuola avverta la mancanza delle figure di riferimento, per cui la masturbazione, come già menzionato, rappresenterebbe una coccola.
Potete consigliare alla maestra di coinvolgere maggiormente la bambina nelle attività scolastiche.
Iniziate con l’applicare queste indicazioni e qualora questa situazione continui a rappresentare per voi un problema, vi consiglio di contattare uno psicologo.
Saluti dalla psicologa