21 Maggio 2015 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Mia figlia ha prolemi nel ricordare la matematica

Buongiorno sono la mamma di una bambina di 9 anni che è in 4 elementare di una scuola a tempo pieno, secondo me si è persa delle nozioni di matematica per strada dato che quando è a casa e deve fare i compiti di matemataica entra in panico non sa piu’ dove mettere le mani. Ho parlato con le maestre ma secondo loro non ci sono problemi. L’abbiamo portata da una logopedista per valutare se ci fossero problemi di apprendimento ma non risulta nulla: secondo lei è solo molto emotiva e va facilmente nel pallone. E’  vero che è una bambina molto emotiva. Come possiamo aiutarla? Avremmo pensato di mandarla quest’estate a delle ripetizioni, ma poi non sappiamo come aiutarla.

Cara Simona, per aiutare sua figlia è necessario capire se, come afferma lei “si è persa delle nozioni di matematica per strada” oppure se non si tratti di un disturbo dell’apprendimento scolastico, nella fattispecie il riferimento è alla discalculia.

La discalculia viene suddivisa in primaria e secondariala primaria rappresenta il disturbo delle abilità numeriche e aritmetiche, la secondaria si presenta associata ad altri problemi di apprendimento, quali ad esempio la dislessia e altri.

Alcune  delle difficoltà che si incontrano in caso di discalculia sono:

– difficoltà nell’identificare i numeri e nello scriverli
–  riconoscere le unità
– saper scrivere numeri sotto dettatura
–  numerare in senso progressivo
–  svolgere operazioni matematiche
– imparare il significato dei segni (più, meno, per e diviso)
analizzare e riconoscere i dati che permettono la soluzione di un problema
apprendere le regole dei calcoli
apprendere  le tabelline
svolgere compiti in sequenza

Il dubbio ha evidentemente colpito anche lei che ha portato sua figlia da un logopedista; devo però evidenziare che il logopedista è un professionista molto importante nel trattamento dei disturbi dell’apprendimento scolastico, ma in genere entra in campo nel momento “riabilitativo”, mentre per la fase diagnostica la figura di riferimento è quella dello psicologo che può essere affiancato anche da un logopedista e da altri specialisti.

Il consiglio è dunque quello di rivolgersi ad uno dei tanti centri che si occupano di disturbi dell’apprendimento al fine di aiutare davvero la bambina che sicuramente mette tutto il suo impegno e non capisce perché fatica così tanto a capire la matematica. La piccola, in caso di discalculia, se non viene aiutata nel modo adeguato, avrà conseguenze anche sul processo di formazione dell’autostima e rischia di “disamorarsi” della scuola. L’età della bambina è quella giusta per poterla aiutare a superare questo disturbo.

Si rivolga con fiducia a qualche collega e vedrà che a breve sarete tutti più sereni.

Cordialità

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