24 Aprile 2018 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Mia figlia non ha amici e non sembra interessata ad averne

Buongiorno,
ultimamente mia figlia di 13 anni è strana: non ha amici e non sembra interessata ad averne: dice che la gente le fa paura.
Non parla mai. Se le chiediamo perché, lei risponde che quello che ha da dire non importa a nessuno, non studia e non fa i compiti (dice di farli a scuola ed non é vero, ho controllato io stessa varie volte).
É costantemente chiusa in camera, esce solo per mangiare e lavarsi.
É irascibile, si arrabbia per qualsiasi cosa arrivando a picchiare violentemente e a rompere oggetti. Ha sempre la testa fra le nuvole e sembra vivere su un altro mando.
Talvolta ha attacchi di panico e si preoccupa di qualsiasi cosa (addirittura ha rinunciato ad una gita a mia insaputa per non gravare sulla famiglia).
Non so che fare, so che è più o meno normale alla sua età ma è davvero esagerata.

Gentile signora,
dalla sua lettera traspare tutta la difficoltà che sua figlia sta incontrando e anche la sua, che cerca di aiutarla ma non sa come fare. La questione che lei presenta si presta a molte ipotesi che vanno da una comune crisi di crescita, a un difficile percorso di costruzione di autostima, fino a scenari più complessi di difficoltà relazionali e altre possibili ipotesi ancora.
Inoltre nel suo scritto lei dice che questo comportamento è comparso “ultimamente”, il che fa pensare che la ragazza in passato non mettesse in atto gli stessi comportamenti, di conseguenza sorgono alcuni quesiti:

– è successo qualcosa in famiglia?

– è successo qualcosa a scuola?

– avete parlato con gli insegnanti per conoscere il suo comportamento in classe?

Noto anche un passaggio importante che lei fa, quando dice ha rinunciato ad una gita a sua insaputa per non gravare sulla famiglia, sembra denunciare che vi siano difficoltà in casa o perlomeno che la ragazza abbia questa percezione.

Infine, lei parla di attacchi di panico senza però precisare se questa sia una diagnosi fatta da un medico o se sia una sua deduzione; nel primo caso un medico avrebbe prescritto una terapia o inviato a un collega per approfondire E’ successo?

Per tutti questi motivi, ciò che credo possa maggiormente aiutarvi, è il ricorrere alla consulenza di persona con un collega.

Sua figlia mostra segni di grande difficoltà e ha bisogno di un aiuto reale e concreto, pertanto la invito a rivolgersi quanto prima a un professionista.

Cordialità.

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