20 Dicembre 2017 L'ESPERTO RISPONDE

LABirINTO

Le dottoresse Nota e Garritano psicologhe, e Daniela Meschieri, psicologa e psicoterapeuta, propongono percorsi di gruppo, consulenze, valutazione cognitiva, per promuovere il benessere emotivo-cognitivo dei bimbi e dei loro genitori. Per contattarle [email protected] o 340/87.15.241

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Mia figlia non mi cerca quando non ci sono

Salve, ho una bambina di 18 mesi da poco ha iniziato l’asilo è una bambina molto tranquilla e quando siamo sole ci divertiamo insieme però quando sta con i nonni cerca solo mio marito chiedendo babbo babbo, quando torniamo a prenderla freme per andare in collo a lui mentre resta indifferente a me. Non capisco questo atteggiamento: non ho ancora ripreso a lavorare e mi sono dedicata a lei completamente dalla nascita fino ad ora.
Quale può essere quindi il motivo?

Gentile mamma,
ci fa piacere ricevere la sua lettera, perché in quest’occasione abbiamo la possibilità di guardare con uno sguardo tenero e positivo a quello che succede in una famiglia in crescita.
Spesso ci troviamo, infatti, a dare consigli o suggerimenti rispetto a situazioni problematiche, anche multiproblematiche. Più raramente ci capita di osservare una relazione madre-bambino bella, sotto tutti i punti di vista. Non ci fraintenda, non abbiamo nessuna intenzione di sminuire la sua domanda, vogliamo solo sottolineare quanto ai genitori non basti mai l’amore che offrono ai loro figli, quanta attenzione e sollecitudine rivolgano loro. Più difficile che invece si fermino e si facciano i complimenti per l’impegno speso.
Lei ci descrive una bambina tranquilla, che si diverte con lei. Ha da poco cominciato l’asilo e questo cambiamento importante sollecita notevolmente gli aspetti sociali, relazionali della piccola. Portare il bambino al nido, lasciarlo lì, tra estranei adulti e non, è un’esperienza da grandi, sia per i genitori sia per i figli e se mamma e papà scelgono così, significa che è davvero importante aprirsi al mondo, agli altri, imparare a stare anche con diverse persone, sapere che si sta bene non solo con mamma ma anche con i nonni, il papà, le maestre, i compagni, ecc.
E sua figlia sembra averlo compreso bene, senza la rabbia o la paura che possono caratterizzare i primi momenti di distacco. I bambini, infatti, hanno reazioni immediate e immediatamente comunicative e spesso il loro malessere segnala quanto la relazione con l’adulto di riferimento sia poco sicura. Un legame sicuro è fatto di fiducia e permette al bambino di fare il bambino, senza badare a sé da solo o doversi affidare ad un adulto incostante e imprevedibile. Sua figlia sa che mamma c’è, che la mamma che le si è dedicata completamente nei primi mesi di vita pensa a lei anche quando è all’asilo e la aspetta anche quando va incontro a papà. Può essere fiera di sé, il suo impegno sembra ben ripagato! Questa sicurezza dell’affetto permette alla bambina di scoprire che può essere divertente fare cose nuove con il papà, in fondo, lei, signora, sta facendo un regalo anche al suo compagno. E forse la sua famiglia le sta riconoscendo anche la fatica di una dedizione totale, le sta dicendo che può riposarsi e se vuole, può anche pensare di nuovo al suo lavoro. Che ne pensa? Ci faccia sapere.
Cordiali saluti.

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