Cara mamma,
in seguito ad un momento di frustrazione o all’incapacità di accettare una regola, il bambino può avere delle crisi di collera. In questa situazione è consigliabile lasciare che il bambino si sfoghi, avendo l’accortezza di controllare che non si faccia male. Controllare che non si faccia male significa essere presenti, guardare ciò che fa vostro figlio, senza trasmettergli ansia o paura. Terminata la crisi di collera, compito del genitore è contenerlo, ovvero abbracciarlo, calmarlo, parlargli con dolcezza. È importante non cedere alle sue richieste ed essere fermi di fronte alle sue proteste, perché altrimenti capirà che sbattendo la testa otterrà ciò che prima gli avevate negato. Spiegategli anche che il muro e il pavimento sono più duri della sua testa e che corre il rischio di farsi molto male.
Da ciò che scrive, sembra che il bambino attui questo tipo di comportamento quando viene rimproverato o quando gli viene negato qualcosa che lui desidera, quindi le sue “testate” rientrano nella relazione tra bambino e genitori. È importante che voi osserviate e controlliate che non lo faccia in altri momenti, per esempio mentre gioca o quando è da solo. Se ciò accedesse, è il caso di rivolgersi ad uno specialista per scongiurare problematiche anche gravi, su cui non sto a dilungarmi in questa sede. Inoltre in situazioni come queste è bene formulare, con l’aiuto di uno specialista, un quadro più completo della situazione: se è un bambino comunicativo, se relaziona in modo adeguato, se esprime in modo congruo e comprensibile le sue emozioni, se è coordinato sul piano motorio, se ha cura di sé (tutto questo chiaramente in riferimento alla sua età). Probabilmente la situazione non nasconde problematiche gravi, però le consiglio una visita da uno psicologo, per scongiurarle.
Saluti dalla psicologa