Gentile signora Laura, l’attaccamento è il legame che si crea con la figura di accudimento, indipendentemente da chi sia questa figura. Il bambino può attaccarsi alla nonna o al papà o alla mamma, ciò che è fondamentale è che qualcuno rappresenti per lui questa figura che è vissuta come base sicura di riferimento. La fase di attaccamento vera e propria va dagli 8 ai 24 mesi, in base agli studi di Bowlby che identifica quattro step nello sviluppo dell’attaccamento:
- la prima fase inizia con la nascita, fino alle otto/dodici settimane, periodo in cui il bambino non diversifica le persone che lo circondano, se non la madre
- la seconda fase va dal sesto al settimo mese, in cui il bambino differenzia le persone
- la terza fase va dagli 8 ai 24 mesi, ed è quella in cui l’attaccamento si fa stabile e si verificano tutti quegli atteggiamenti di cui lei dice di avere letto ( il bambino cerca la figura di riferimento, si affida a lei per esplorare l’ambiente, ricerca in lei protezione ecc ecc)
- verso i tre anni il bambino acquisisce la capacità di stare in un ambiente sconosciuto quando è con figure di riferimento secondarie e ha la certezza che la persona di riferimento principale faccia presto ritorno.
Che il legame di attaccamento si sviluppi in modo adeguato è davvero molto importante, ma non dobbiamo dimenticare che la separazione dalla mamma può essere vissuta in modo tranquillo, specie quando a “sostituirla” ci sono persone che si occupano del bambino e che gli vogliono bene. Inoltre credo che sia molto importante la qualità del tempo che si trascorre con un figlio, prima della quantità.
Detto questo vorrei farle io una domanda: come va a sensi di colpa e a desiderio di trascorrere con la sua bambina più tempo possibile? Spero che questa riflessione possa esserle utile. Un caro saluto