30 Settembre 2013 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Non vuole andare a calcio, teme di essere sgridato

Buongiorno sono un papà  di un bambino di 9 anni  che caratterialmente é molto socievole ed aperto ma questo anno non vuole andare a calcio, sport che pratica da 4 anni.

Indagando sulle motivazioni ho scoperto che lui non vuole fare le partite perché teme di essere gridato.

Vi chiedo un consiglio devo insistere oppure  cerchiamo insieme un a altro sport o gli propongo di fare solo gli allenamenti.

Secondo voi per aiutare mio figlio superare queste paure cosa dovrei fare perché teme ho notato questo comportamento anche in altri ambiti ad esempio quello scolastico, appena gridato si chiude e si mette a piangere.

Grazie mille per la vs. Collaborazione

Cara papà, che i bambini non amino essere sgridati è un dato di fatto ed è anche facilmente comprensibile. Suo figlio potrebbe essere particolarmente sensibile pertanto ha bisogno di essere aiutato ed incoraggiato a superare questo timore.

Mi chiedo se, in passato, ci siano stati episodi che possano averlo preoccupato o spaventato a riguardo.

Prima di decidere se e come cambiare, le consiglio di parlare con l’allenatore per capire se ci sono stati episodi particolari, con suo figlio direttamente o a cui il bambino abbia assistito. La stessa cosa potrebbe farla anche con gli insegnanti.  Tutto ciò ha anche il fine di comunicare loro la difficoltà del bambino in modo che siano attenti alla situazione.

Successivamente ne parlerei con il bambino e, per aiutarlo ad esprimere la sua paura, gli chiederei di disegnare qualche scena per rappresentare la sensazione che prova.

Probabilmente se si sentirà appoggiato e incoraggiato supererà questa difficoltà. Se dovesse al contrario perdurare si rivolga ad uno psicologo per una consultazione.

Cordiali saluti

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