7 Ottobre 2015 L'ESPERTO RISPONDE

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Non vuole più andare alla scuola dell’infanzia

Buongiorno, sono la mamma di una bimba di 4 anni: Melissa. Lo scorso anno Melissa ha frequentato il primo anno di scuola senza problemi, serena e felice di andarci. Ad aprile scorso è nata una sorellina e inizialmente non ci sono stati problemi, anche perché ho continuato a portarla a scuola io, sin dai primi giorni di vita della piccola. Quest’anno, la prima settimana di scuola Melissa è andata volentieri, poi qualcosa è cambiato… La situazione è andata di giorno in giorno via via peggiorando: all’inizio ha pianto a scuola dicendo di volere la mamma e la sorella, poi a casa ha cominciato a piangere e disperarsi già la sera prima. Al mattino si sveglia singhiozzando e non è per nulla facile convincerla a prepararsi per uscire. Non vorrebbe fare colazione, dice di sentirsi poco bene, dice che a scuola le manchiamo troppo, che nessuno vuole giocare con lei. Ancor peggio quando arriviamo all’ingresso dell’edificio scolastico (premetto che la accompagno con la sorellina in braccio): urla, piange disperata e io alla fine la devo prendere di peso per entrare. Le insegnanti mi hanno detto che i pianti continuano per buona parte della mattinata e la bimba sta quasi sempre attaccata a loro. Io per ora sono a casa, ma le dico che vado al lavoro in modo che capisca che tutti abbiamo degli impegni quotidiani. Inoltre la lascio in mensa perché altrimenti, portandola a casa a mangiare, alle due si ripresenta un nuovo momento di distacco.

Quali strategie posso adottare per aiutarla a superare questo momento? Sia io che mio marito stiamo provando a dedicarle dei momenti esclusivi, a farla partecipare alla cura della sorellina, ma lei ultimamente non vuole sentirsi grande, anzi manifesta proprio la volontà di essere piccola.

E’ tutto molto nella norma, quando arriva un fratellino o una sorellina siamo terrorizzati dalla reazione iniziale, e invece va tutto bene (ci sono passata anche io con i miei figli), poi ci rilassiamo e cominciano i guai…

Nel caso di Melissa si è messa di mezzo anche la pausa estiva e il “passaggio” nel gruppo dei medi, non più piccoli e non ancora grandi. E’ normalissima la regressione, il tentativo di essere piccola, a scuola non fa più parte dei piccoli, anzi ci sono nuovi piccoli che hanno più “bisogno” e quindi viene chiesto ai bambini medi e grandi di essere più responsabili, meno “noiosi”, meno “capricciosi”, “Sei già grande non devi piangere! Lo scorso anno eri già qui!” si sentono dire. Ed in più Melissa (come tutti i fratelli/sorelle maggiori) diventa più consapevole delle attenzioni che ha “perso”, dell’esclusività che se ne è andata!

Il gioco nuovo della sorellina ormai ci è venuto a noia … in più la sorellina/fratellino ora si muove, emette suoni per cui tutti si entusiasmano, ha dei giochi, prende i miei giochi … e va trattata come se fosse di vetro!! O_O La sorella c’è, non si può tornare indietro! Tutti i fratelli/sorelle sono sopravvissuti all’evento più disastroso della loro vita (sto scherzando un pochino, permettimelo).

Una cosa importante è raccontarle e farle vivere la sua esclusività (per 4 anni) ed iniziare a farle capire che la sorellina non sarà mai unica! Cioè non vivrà mai gli anni da figlia unica che ha vissuto lei! Fatele vedere le foto, raccontatele i momenti e fatele capire che essere in due figlie arricchirà la vostra famiglia, che farete cose belle insieme e vi vorrete tanto bene tutti insieme (fino all’adolescenza, ma poi si sopravvive anche a quella!). Se ti è possibile lascia la piccola a qualcuno e accompagnala solo tu, dalle la possibilità di essere unica nel momento del distacco, ma non sempre non deve diventare un obbligo ma un regalo, un’eccezione. La piccola non deve essere un bagaglio faticoso, ma neanche appesantire troppo i suoi momenti, trovare una via di mezzo.

Ovvio che Melissa ha capito che poi tu vai a casa con il piccolo mostro… l’ideale sarebbe farle credere che anche la piccola va in un asilo per i piccoli ma non so se questo ti è possibile. Nella nostra struttura coesistono nido e scuola dell’infanzia e ci è capitato di far entrare al nido (per finta) i più piccoli della famiglia (anche di pochi gg) intanto che la mamma consegnava e salutava il/la grande alla scuola dell’infanzia, e questo veniva vissuto con estrema serenità. Però capisco che non si possa fare ovunque …

Alla sua scuola ormai saranno finiti gli inserimenti ed inizierà l’attività didattica vera e propria, fatti aiutare dall’insegnanti a trovare ogni gg nuove cose meravigliose da fare a scuola! Da raccontare a Melissa per entusiasmarla e convincerla ad entrare, quando vai a prenderla fatti entusiasmare dalla sua giornata scolastica, fatti raccontare tutto dimenticando per un pochino la pupa da parte in modo che Melissa sia unica in quel momento! Fai bene a lasciarla a mensa, anche il pranzo è importante condividerlo con la classe, fatti raccontare cosa mangiano, quanto erano buone le pietanze!

Coccolatela tanto ma quando è con voi, restando fermi e determinati nel momento del distacco senza tentennamenti.

Lasciate che la pupa sia con tutti voi ma, ogni tanto, al margine e Melissa protagonista, ma sempre con misura la sorella c’è e deve esserci! Spero di esserti stata di aiuto, come insegnante ma soprattutto come figlia maggiore e madre di due ragazzi ora adolescenti, sopravvissuti alle gelosie dei primi anni!

Ciao Patrizia

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