E’ tutto molto nella norma, quando arriva un fratellino o una sorellina siamo terrorizzati dalla reazione iniziale, e invece va tutto bene (ci sono passata anche io con i miei figli), poi ci rilassiamo e cominciano i guai…
Nel caso di Melissa si è messa di mezzo anche la pausa estiva e il “passaggio” nel gruppo dei medi, non più piccoli e non ancora grandi. E’ normalissima la regressione, il tentativo di essere piccola, a scuola non fa più parte dei piccoli, anzi ci sono nuovi piccoli che hanno più “bisogno” e quindi viene chiesto ai bambini medi e grandi di essere più responsabili, meno “noiosi”, meno “capricciosi”, “Sei già grande non devi piangere! Lo scorso anno eri già qui!” si sentono dire. Ed in più Melissa (come tutti i fratelli/sorelle maggiori) diventa più consapevole delle attenzioni che ha “perso”, dell’esclusività che se ne è andata!
Il gioco nuovo della sorellina ormai ci è venuto a noia … in più la sorellina/fratellino ora si muove, emette suoni per cui tutti si entusiasmano, ha dei giochi, prende i miei giochi … e va trattata come se fosse di vetro!! O_O La sorella c’è, non si può tornare indietro! Tutti i fratelli/sorelle sono sopravvissuti all’evento più disastroso della loro vita (sto scherzando un pochino, permettimelo).
Una cosa importante è raccontarle e farle vivere la sua esclusività (per 4 anni) ed iniziare a farle capire che la sorellina non sarà mai unica! Cioè non vivrà mai gli anni da figlia unica che ha vissuto lei! Fatele vedere le foto, raccontatele i momenti e fatele capire che essere in due figlie arricchirà la vostra famiglia, che farete cose belle insieme e vi vorrete tanto bene tutti insieme (fino all’adolescenza, ma poi si sopravvive anche a quella!). Se ti è possibile lascia la piccola a qualcuno e accompagnala solo tu, dalle la possibilità di essere unica nel momento del distacco, ma non sempre non deve diventare un obbligo ma un regalo, un’eccezione. La piccola non deve essere un bagaglio faticoso, ma neanche appesantire troppo i suoi momenti, trovare una via di mezzo.
Ovvio che Melissa ha capito che poi tu vai a casa con il piccolo mostro… l’ideale sarebbe farle credere che anche la piccola va in un asilo per i piccoli ma non so se questo ti è possibile. Nella nostra struttura coesistono nido e scuola dell’infanzia e ci è capitato di far entrare al nido (per finta) i più piccoli della famiglia (anche di pochi gg) intanto che la mamma consegnava e salutava il/la grande alla scuola dell’infanzia, e questo veniva vissuto con estrema serenità. Però capisco che non si possa fare ovunque …
Alla sua scuola ormai saranno finiti gli inserimenti ed inizierà l’attività didattica vera e propria, fatti aiutare dall’insegnanti a trovare ogni gg nuove cose meravigliose da fare a scuola! Da raccontare a Melissa per entusiasmarla e convincerla ad entrare, quando vai a prenderla fatti entusiasmare dalla sua giornata scolastica, fatti raccontare tutto dimenticando per un pochino la pupa da parte in modo che Melissa sia unica in quel momento! Fai bene a lasciarla a mensa, anche il pranzo è importante condividerlo con la classe, fatti raccontare cosa mangiano, quanto erano buone le pietanze!
Coccolatela tanto ma quando è con voi, restando fermi e determinati nel momento del distacco senza tentennamenti.
Lasciate che la pupa sia con tutti voi ma, ogni tanto, al margine e Melissa protagonista, ma sempre con misura la sorella c’è e deve esserci! Spero di esserti stata di aiuto, come insegnante ma soprattutto come figlia maggiore e madre di due ragazzi ora adolescenti, sopravvissuti alle gelosie dei primi anni!
Ciao Patrizia