21 Marzo 2018 L'ESPERTO RISPONDE

Avv. Maria Ferrara

Titolare dello Studio professionale MF Legal Office che offre assistenza e consulenza legale sia in ambito giudiziario che conciliativo, con particolare riferimento al diritto di famiglia. Appassionata del proprio lavoro e “preda” di un guizzo creativo che la porta alla ricerca continua di nuove esperienze. Riceve su appuntamento nel suo studio di Via Baltimora, 90 a Torino tel. 011/197.193.38

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Il padre chiede che il figlio di 6 mesi stia da solo con lui

Buonasera,
vi chiedo gentilmente e vi espongo in breve il tutto.
Io e il mio ex compagno ci siamo lasciati e abbiamo un bimbo di 6 mesi frutto per me di un vero amore ma a detta sua solo perché ero rimasta incinta, premetto che lui ha già due figlie di 11 e 14 anni che sono allo sbando…
Comunque lui pretende che mio figlio di 6 mesi stia da solo con lui!
E’ possibile?
Barbara

Gentile Barbara,

non ci sono risposte certe a questa domanda, in genere, in assenza di problematiche particolari non ci sono controindicazioni affinchè il bimbo passi del tempo da solo con il padre, un tempo limitato a qualche ora e in fascia diurna compatibile con le esigenze di accudimento di un bimbo in tenera età.

Sempre in linea generale, è abbastanza comune prevedere una modulazione delle modalità di visita del padre man mano che il bimbo cresce.

Se, invece, lei ritiene che il padre sia, come persona, inaffidabile o addirittura che la sua presenza possa essere lesiva per il bambino, dovrà portare all’attenzione del giudice le sue perplessità e sarà dunque il Tribunale a fare dovute verifiche e a prendere le opportune decisioni.

Vi consiglio, comunque, di regolare i rapporti con il bambino un modo ufficiale tramite il Tribunale (potete farlo anche consensualmente presentando un ricorso congiunto) in modo che ci sia un provvedimento giudiziale (titolo esecutivo) che regoli in modo chiaro l’affidamento, il mantenimento, la collocazione del bambino e le modalità di visita del genitore presso cui il bambino non risiede.

Potete farlo autonomamente o con l’assistenza di un legale (preferibile a mio avviso per una completa e corretta gestione della situazione, soprattutto dove cis sono delle criticità); ricordo che esiste l’istituto del patrocinio a spese dello Stato per i non abbienti.

Informatevi presso il Tribunale delle Vs. città (per qualche spunto in più ci sono dei miei articolo sul tema proprio nella “mia” sezione sulle pagine di Torinobimbi).

Un caro saluto a Lei e al piccolo.

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