Cara mamma, parto dal fondo, esortandola a non scoppiare a piangere davanti alla bambina, qualora ciò accadesse.
Se la bambina attua il comportamento da lei descritto solo con lei, probabilmente sta manifestando una forte rabbia nei suoi confronti, per cui la problematica va indagata nella relazione madre/figlia. Mi diventa difficile fornirle delle maggiori indicazioni, perché nella sua richiesta descrive la reazione della bambina quando lei va a prenderla a casa della nonna al termine del lavoro, ma non dà delle indicazioni per capire cosa può aver scatenato questo tipo di comportamento, qual è la sua reazione, come interviene la nonna in tutto questo, quali sono le dinamiche familiari… Provi lei a fare dei ragionamenti su questa situazione, che vive giorno per giorno.
In via generale, le consiglio quanto segue: la nonna deve accompagnare la piccola verso la mamma e ricoprire un ruolo attivo nel far sì che la bambina compia questo avvicinamento; quando la bambina urla e piange disperata lei deve consolarla, anche se la bambina dovesse rifiutarla, deve contenere la sua disperazione, accoglierla dentro di sé e restituirla bonificata alla piccola. La abbracci, le stia vicino, la faccia sentire amata e cerchi di trascorrere più tempo con la bambina o per lo meno faccia in modo che il tempo che trascorrete insieme sia qualitativamente migliore.
Se la situazione non dovesse migliorare, le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo, che potrà farle tutte le domande del caso e fornirle una consulenza specifica.
Saluti dalla psicologa