Gentile signor Enrico,
la questione che lei propone è molto interessante e riguarda molte coppie; quando i figli non sono tra loro fratelli la situazione può essere un po’ più difficile da gestire e ancora di più può diventarlo quando sono già grandicelli. In effetti, si chiede a due persone “estranee” tra di loro di condividere uno spazio che è molto privato e tanto più si è grandi, tanto più il livello della privacy è desiderato e necessario.
Nella sua lettera lei precisa che “non possono dormire maschio e femmina insieme” spostando quindi il tema su una questione di genere più che di privacy. L’ambito quindi si allarga e va a toccare tutta una serie di valori che sono estremamente personali, sui quali non mi sento di dare un parere per lettera. Ma, come spesso facciamo noi psicologi, le risponderò proponendo alcune domande:
– cosa ne pensa la sua compagna?
– cosa ne pensano i ragazzini?
Credo che sia importante che il confronto avvenga tra di voi, all’interno di questa nuova famiglia allargata, lasciando fuori pareri di altre persone.
Cordialità
Flavia Cavalero