28 Giugno 2015 L'ESPERTO RISPONDE

Lucia Barolo

La dott.ssa Lucia Barolo, Psicologa e Neuropsicologa, svolge valutazione e riabilitazione neuropsicologica per i disturbi cognitivi, sostegno per disagi del bambino e dell’adolescente; attività di parent training; attività di consulenza tecnica di parte legate a separazioni e divorzi, affidi e valutazioni delle capacità genitoriali; interventi di supporto e sostegno alla genitorialità; attività di sostegno psicologico alle coppie con bambini con difficoltà cognitiva e fisica. Riceve su appuntamento presso il suo Studio di Torino e presso lo Studio Emovere, viale Angeli 26/bis – Cuneo cell. 339-3163133 - [email protected]

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Problemi a scuola, come aiutarlo?

Mio figlio ha frequentato la prima media e sin da subito sia gli insegnanti che noi genitori ci siamo accorti dello scarso rendimento scolastico (voti tra il 4 e il 5 soprattutto in italiano e matematica e soprattutto nelle verifiche scritte). Alle elementari non andava male. Per scrupolo lo abbiamo sottoposto ai test DSA ma non sono stati rilevati particolari problemi in quell’area. E’ certamente un ragazzino chiuso, pochissime amicizie, ha poca stima di se e spesso si sente inadeguato. Spesso triste e preoccupato. Naturalmente vedere gli scarsi risultati a scuola, nonostante gli sforzi immani nello studio e nella preparazione (fa ripetizioni) lo rende ancora più debole e sfiduciato. Vorrei tanto aiutarlo perché vedo gli sforzi per ottenere di più ma purtroppo senza risultati soddisfacenti. In particolare nelle prove scritte, sebbene sia preparato sull’argomento, non riesce a rispondere a tutte le domande, arriva sempre per ultimo a consegnare e fa molti errori. Come se non sapesse. Può trattarsi di un blocco emotivo? Cosa posso fare per aiutarlo? Grazie

Buon giorno Signora Daniela

Il salto dalle elementari alla scuola media è un passo importante e molto impegnativo per i ragazzi, i quali si trovano in una dimensione didattica completamente nuova. È un ritorno a scuola carico di un’emozione speciale quello dei ragazzi che affrontano l’inizio di un nuovo ciclo di studi. In particolare, dopo il quinquennio delle elementari in un ambiente ancora abbastanza familiare e protetto, il passaggio alla scuola media rappresenta un grande cambiamento. Nel nuovo corso di studi il rapporto con gli insegnanti è più formale, tante nuove materie da studiare, una quantità di materiale da apprendere maggiore.

Si tratta di un passaggio importante per la sua crescita, in un’età delicata sotto diversi aspetti, e che alcune novità coinvolgeranno tutta la famiglia; e qui si inserisce anche la crescita dei singoli ragazzi che, non sempre va di pari passo, con la crescita che la società gli offre, come in questo caso la scuola media.

La novità che da subito si trovano ad affrontare è il grande numero di materie, a ognuna delle quali devono dedicare attenzione, tempo di studio e cura del materiale: acquisire la capacità di organizzarsi all’inizio richiede un grosso sforzo e spesso anche una guida da parte dei genitori. Le ore trascorse a scuola sono molto intense, perché interamente dedicate alla didattica, e nelle verifiche del rendimento le richieste si fanno più esigenti, come diventa più pesante la mole di lavoro individuale da svolgere a casa.

Il fatto di essere chiuso, avere poca stima di sé e l’inadeguatezza che lei ci racconta che prova suo figlio, non lo aiutano ad affrontare questa nuova avventura scolastica. La nuova dimensione scolastica di fronte alla quale suo figlio si è trovato, ha avuto in grosso impatto sulle sue aspettative e sul suo stato emotivo interno. Questa situazione può quindi avere ripercussioni sul suo rendimento scolastico, soprattutto per quanto riguarda “l’ansia da prestazione”: nuovo stato d’animo che suo figlio ha cominciato a conoscere in questo nuovo percorso. Sarebbe importante che il ragazzo aumentasse la propria autostima in modo da rendersi conto che è in grado di superare le nuove problematiche che si è improvvisamente trovato davanti, che ha tutte le capacità interne cognitive ed emotive per affrontare questa nuova avventura di vita.

Sarà inoltre importante accompagnarlo in quello che forse ancora non si aspetta, ma che probabilmente sarà la sorpresa più bella di questi prossimi anni, sarà scoprire che, insieme al maggiore impegno richiesto dalla scuola e alle responsabilità, si aprirà per lui e suoi compagni nuovi spazi di libertà e occasioni di condivisione coi loro coetanei, sia nello studio che nel tempo libero. Quelli delle medie saranno gli anni delle prime grandi amicizie e di una vita di relazione che prenderà sempre più importanza al di fuori della famiglia.

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