8 Ottobre 2016 L'ESPERTO RISPONDE

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Problemi di sonno e vicinanza alla mamma

Buongiorno, sono la mamma di una bimba di un mese e mezzo. La mia piccolina ha due comportamenti che mi preoccupano un po’. Il primo è che quando dorme durante il giorno, spesso si sveglia di soprassalto piangendo disperata, un pianto forte per cui trattiene anche il respiro. Questo accade sia se dorme nell’ovetto (raramente) sia se si addormenta accanto a me o contro di me sul cuscino da allattamento, dopo la poppata.  In questi casi l’unico modo di calmarla è attaccarla al seno, anche se ha mangiato da poco, come se nel seno trovasse consolazione. A nulla serve cullarla, accarezzarla, parlarle. Questo però non accade di notte (dorme con me nel lettone), periodo in cui è molto tranquilla e dorme profondamente. La seconda cosa è che non vuole stare nell’ovetto, nella sdraietta, nella carrozzina. A volte, se ha appena mangiato ed è sonnacchiosa, riesco a farcela stare per un quarto d’ora, ma dopo un poco si stufa e inizia a piangere forte. Quando accade, riesco a calmarla solo tenendola su una spalla e cullandola un po’. Dopo un po’, si addormenta, esausta, ma a volte è più difficile. Il mio dubbio è: è soltanto ancora troppo piccina per stare lontana da me, anche solo nella carrozzina, a neanche un metro, o è una sua personale paura di essere abbandonata? E devo cercare di abituarla a stare nella carrozzina, oppure devo rispettare il suo disagio e avere pazienza? Grazie mille dell’attenzione! Maia

Buongiorno Maia,

sicuramente è vero che la tua bimba è davvero piccola e ha molto bisogno di contatto fisico e vicinanza per poter imparare a conoscere l’ambiente in cui vive dopo 9 mesi trascorsi con te. Con molta gradualità, giorno dopo giorno, la potrai lasciare qualche minuto nell’ovetto o nella carrozzina e vedrai che tra qualche settimana sarà più facilmente distraibile e attratta da giochini  o luce e si intratterà, anche se per pochi attimi da sola.
Dalla descrizione emerge il ritratto di una bambina molto sensibile agli stimoli esterni che si sveglia magari per un rumore, una luce o qualche sensazione interna che la spaventa o che magari la infastidisce.
Il pediatra ha escluso che ci possa essere un disturbo di reflusso? In ogni caso, tenerla in braccio, in posizione sollevata e consolarla con il canto non potrà che esserle d’aiuto senza timore di viziarla ma ascoltando i suoi segnali che a poco a poco ti insegneranno la modalità di accudimento più adatta a lei. Auguri di buon avvio

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