5 Marzo 2018 L'ESPERTO RISPONDE

Avv. Maria Ferrara

Titolare dello Studio professionale MF Legal Office che offre assistenza e consulenza legale sia in ambito giudiziario che conciliativo, con particolare riferimento al diritto di famiglia. Appassionata del proprio lavoro e “preda” di un guizzo creativo che la porta alla ricerca continua di nuove esperienze. Riceve su appuntamento nel suo studio di Via Baltimora, 90 a Torino tel. 011/197.193.38

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Suddivisione dei beni materni tra i figli

Un saluto cordiale a chi mi risponde, mi chiamo Nicola, vogliamo dividere degli immobili e un terreno con la mamma ancora in vita tutto intestato a lei mentre mio padre è morto.
E’ valido un atto privato sia se si vuole procedere nell’intestare già da subito o successivamente come testamento, dove mamma e tre figli lo sottoscrivono e uno no perché a suo dire non è giusto?
Se mio fratello non accetta la somma di denaro (causa di non adesione al documento) che deve ricevere, come differenza dei terreni-attrezzature, quindi la somma che deve ricevere la custodisce mamma per un successivo ripensamento fino a quando deve restare il denaro a disposizione del fratello che non vuole accettare?
Possiamo procedere su questa strada visto che la divisione dei tutto sommato è giusta.

Caro lettore, nelle sue parole mi pare di leggere la volontà di stipulare cosiddetti “patti successori”, devo ricordare che l’art. 458 del Codice civile così dispone: Fatto salvo quanto disposto dagli articoli 768-bis e seguenti, è nulla [1418 c.c.] ogni convenzione con cui taluno dispone della propria successione. È del pari nullo ogni atto col quale taluno dispone dei diritti che gli possono spettare su una successione non ancora aperta, o rinunzia ai medesimi.

Dunque, quando il genitore è ancora in vita gli unici atti legali che può fare per trasferire i propri beni ai figli sono le donazioni (altro genere di patti rischiano di essere dichiarati nulli).

Occorre però fare le cose con molto scrupolo, onde evitare di ledere le quote di legittima, l’erede potrebbe, infatti, in un futuro impugnare le donazioni che ritiene dannose dei propri diritti.

La maggior parte delle donazioni, tra l’altro, si devono effettuare con atto pubblico e, in generale, chi riceve il dono deve prestare il proprio libero consenso affinchè l’atto si perfezioni.

Per verificare che le donazioni non ledano la quota di legittima e che vengano fatte nella forma che la legge richiede, vi consiglio di chiedere un parere ad un legale che potrà fare le giuste valutazioni e magari potrà anche far da tramite con un notaio in modo che, di concerto, si arrivi alla soluzione più corretta.

Ovviamente, sua mamma può sempre far testamento e in quel documento regolare tutti gli aspetti. Se il testamento sarà rispettoso delle quote di legittima non ci saranno futuri problemi. Ovviamente però, in questo caso, voi figli avrete quanto vi spetta solo dopo la morte della vostra mamma.

Anche per la redazione del testamento, consiglio che sua mamma si faccia seguire da un professionista proprio perchè non è facile fare i giusti calcoli circa le quote di legittima e arrivare alla distribuzione dei beni tra gli eredi in modo legalmente corretto.

Una soluzione adeguata potrebbe essere quella di rivolgersi ad esperti professionisti con cui elaborare programma successorio globale, tenendo presente i rapporti che intercorrono tra successione a causa di morte e la donazione, utilizzando i due istituti per giungere a realizzare in modo corretto le volontà del donante/testatore

Spero di essere stata utile, un caro saluto

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