Buongiorno,
la situazione non è semplice perché sua moglie ha in mano un titolo esecutivo (la sentenza di separazione) che, formalmente, non è stata rispettata.
Dall’altra parte lei vanta un credito nei confronti di Sua moglie per aver pagato al suo posto il debito nei confronti del padrone di casa.
Dunque, tecnicamente, Sua moglie può chiedere giudizialmente che Lei versi il mantenimento arretrato per il figlio.
Dall’altra parte Lei, in un separato giudizio, può chiedere che le vanga restituito quanto “prestato” a sua moglie per pagare il canone di locazione.
Difficilmente le due cose potranno trovare una compensazione per via giudiziale perché si tratta di obbligazioni di natura diversa (dico “difficilmente” perché sul punto la giurisprudenza non è del tutto unanime ); pertanto, si potrebbe provare ad opporsi alla richiesta di sua moglie sulla base delle ragioni da Lei addotte magari puntando sul fatto che la locazione della casa rientra in qualche modo nella tutela economica di suo figlio, ma, sinceramente, vedo molto difficile (anche se non del tutto impossibile) che si giunga alla fine di un provvedimento a Lei realmente favorevole.
Un po’ più sicuro, invece, sarebbe esperire un’azione giudiziaria separata.
Mi auguro che possiate venirne a capo stragiudizialmente, mediante in accordo, poiché diversamente vi impegnereste entrambi in lotte giudiziarie che vi costerebbero molto sia in termini economici che personali.
Spero di esserle stata utile.