Attenzione, contiene tracce di scherzi
Tutto inizia con una pecora annoiata. Solo che se ad annoiarsi è Bee Bee si salvi chi può: il rischio che combini qualche scherzo è davvero grande. E infatti… D’altronde lo si legge anche in copertina: “Attenzione, contiene tracce di scherzi”
L’ignara vittima entra in scena subito, già alla seconda pagina. E dato che purtroppo non brilla per astuzia rappresenta il bersaglio perfetto per la pecora Bee Bee. Si tratta infatti del tacchino Tontolino. Un nome, una garanzia (di scherzo ben riuscito).
Quindi abbiamo: una pecora astuta, un tacchino tontolino e… un mucchietto di pupù. E il tacchino se la va proprio a cercare la beffa, nel momento in cui adocchia la piramide di palline marroni e domanda “Cos’è questo?”.
Un mucchietto di pillole di saggezza
Forse l’idea nasce in quel momento, forse la voglia di fare uno scherzo c’era già, fatto sta che la pecora astuta non esita a dichiarare che quel mucchietto lì, è “solo un mucchietto di… pillole di saggezza”. Segue uno scambio di battute che fa sorridere tanto per i testi quanto per le illustrazioni (le espressioni dei due protagonisti sono davvero ben riuscite): le pillole di saggezza servono per diventare più intelligenti, le pillole di saggezza si possono mangiare, le pillole di saggezza sono gratis, ma solo per i tacchini.
Gratis, ma solo per i tacchini
La tentazione è grande. Non capita tutti i giorni di trovare per strada delle pillole di saggezza e di poterle avere gratis. Ma non si pensi che il povero Tontolino ci caschi al primo colpo. No, lui il mucchietto di pillole di saggezza prima lo osserva ben bene – bisogna riconoscerlo: nota che “assomigliano un po’ alla… pupù” – e poi le annusa anche, e ha l’impressione che puzzino un po’ di… pupù. Ma poi, niente da fare, dopo un altro giro di battute in cui la pecora ribadisce il fatto che le pillole siano gratis sì, ma solo per i tacchini, Tontolino non resiste e se le mangia tutte…
Fine della storia? Non proprio. Il volume si chiude con un’ultima azzeccata battuta, per salutarci con una risata. E quando ormai la vicenda sembra conclusa… si gira pagina e a un passo dalla fine, ecco un’altra situazione di cui è facile immaginare l’evoluzione. Immaginare, perché a quel punto il libro si conclude per davvero. E noi restiamo lì con un sorriso a pensare quanto sia terribile questa pecora astuta (o quanto sia tontolino il tacchino? Non so, dipende dai lettori).
Un bel libro da leggere con i bambini, anche quelli più piccini, che magari non coglieranno a pieno lo humour della situazione ma si divertiranno anche solo per la presenza tra le pagine di quel mucchietto di pupù. E per i genitori un volume originale che sorprende e regala allegria!
PS Per chi è dispiaciuto per il povero Tontolino, la storia ha un seguito e mostra il tacchino beffato che cerca vendetta, nel volume “Adoro la limonata”. Ce la farà Tontolino a fare uno scherzo alla pecora astuta? Chissà…
Giorgia Cozza
