Ci sono poi i genitori che cedono e che sono convinti dell’importanza e delle possibilità di divertimento che un animale potrà regalare al proprio bambino.
Anche se poi magari se ne pentono.
E’ un po’ quello che succede nel secondo capitolo delle avventure di Tuffy, un vero e proprio gatto killer, impegnato a sopportare i postumi della giornata di Natale.
Che il protagonista felino non sia uno stinco di santo è già evidente dalle prime pagine quando, raccontando in prima persona, ci spiega che la giornata di festa si è conclusa con lui rinchiuso in garage.
Colpa sua o dell’incredibile tentazione del Natale che non è chiaramente adatto ai gatti?
“Pensateci”, dice Tuffy, “C’è un albero si cui non ci viene permesso di arrampicarci. Tutte quelle decorazioni appese sono una vera tentazione, ma non abbiamo il permesso di toccarle.” E a questo si aggiungono i fili di lucette scintillanti, sempre troppo in alto, e le carte dei pacchetti sui quali è difficile non allungare una zampa.
Se poi ci si mettono anche i bambini, i guai sono dietro l’angolo.
I piccoli hanno deciso di organizzare uno spettacolo teatrale e Tuffy viene coinvolto nella realizzazione, suo malgrado.
Costretto tra abbracci, abiti e peluche il gatto non riesce a non combinare qualche pasticcio, facendo così infuriare il padrone di casa che minaccia di mandarlo in pensione.
Per fortuna Tuffy sente lo spirito del Natale e, dopo tanti disastri, capisce che i bambini hanno messo tutto il loro impegno per la recita e che lui deve fare del suo meglio.
Così il gatto veste i panni del grande attore e si esibisce in uno spettacolo perfetto, lasciando a bocca aperta gli adulti presenti che mai si sarebbero aspettati un tale comportamento dal felino.
Solo che quando hai dentro l’anima dell’inguaribile pasticcione e del risoluto guastafeste, anche i più nobili intenti possono essere disattesi. Il disastro è dietro l’angolo e l’epilogo appare scontato.
Anna Fine, nota per “Un padre a ore”, da cui è stato tratto il film Mrs. Doubtfire, ci regala un’avventura spassosa e divertente, ricordandoci non solo pregi e difetti della vita con i nostri amici a quattro zampe, ma anche offrendoci uno splendido quadro di Natale, quella festa che vorremmo essere popolata di emozioni semplice e sincere e dove forse basterebbero davvero un buon pranzo condiviso e una recita dei bambini per rendere tutto più speciale.
E’ una lettura scorrevole, arricchita anche dalle vignette di Andrea Musso che aveva già illustrato il primo volume delle avventure di Tuffy.
Adatto a partire dagli 8 anni.