Dopo “Biancaneve e i sette nani” il primo lungometraggio della Disney, ecco il cinquantesimo film di amimazione. Sono passati anni, mode e tecnologia di fare un longometraggio è completamente cambiata, ma non si è modificata la magia di un film Disney.
Dopo “La principessa e il ranocchio” esce un nuovo film incentrato su una principessa: “Rapunzel – L’intreccio della torre”, tratta da una delle favole dei fratelli Grimm (Jacob Ludwig Karl Grimm e Wilhelm Karl Grimm), presente nella loro raccolta “Kinder und Hausmärchen”, intitolato: “Raperonzolo”.
Il film narra della principessa Rapunzel rapita quando era ancora piccolissima e rinchiusa nella torre. A tenerla segregata è stata una furbissima strega, Dama Gothel, che si spaccia per sua madre, e che scoraggia e impedisce qualsiasi tentativo della ragazza di uscire fuori.
Rapunzel è una splendida ragazza con lunghissimi capelli dorati, ma un giorno però tutto cambia.
Nella torre nascosta nella foresta arriva un ospite inatteso, e non propriamente gradito. In fuga dalle guardie reali e dai suoi stessi complici Flynn Rider, il bandito più ricercato e più affascinante del regno, si rifugia nella torre senza sapere nulla dell’esistenza della fanciulla.
Messo fuori combattimento dall’angelica ed energica fanciulla, Flynn si ritrova costretto a stringere un patto con lei, i cui venti metri di capelli non sono la sua sola stranezza. Rapunzel vede nel bel ladro la sua unica possibilità di fuga dal luogo in cui è tenuta prigioniera, così l’improbabile coppia intraprende una rocambolesca fuga in compagnia di un cavallo ‘poliziotto’, un camaleonte ultraprotettivo e una burbera banda di balordi.
La regia è affidata a Nathan Greno e Byron Howard, registi del simpatico “Bolt – Un eroe a quattro zampe”.
La storia ha un ritmo brioso e luminoso, una favola moderna sulla crescita personale, sul rapporto genitori-figli, sull’eterna lotta fra bene e male. Rapunzel è una ragazza ingenua e sognatrice, ma altrettanto intelligente e caparbia, desiderosa di vedere il mondo e capace di imporsi perfino sull’astuto combina guai Flynn.
Buona visione e buon divertimento!