“Un giorno ho contato le tue piccole dita”
Il testo conquista sin dalle prime parole. Perché racconta una scena, un momento, che tante mamme hanno vissuto quando hanno stretto al petto per la prima volta il loro bambino, la loro bambina. “Un giorno ho contato le tue piccole dita e le ho baciate una ad una”. Inizia così questa storia che in poche pagine di lieve poesia ha saputo riassumere una vita intera. L’avventura senza eguali dell’amore di una mamma per la sua bambina.
In ogni pagina quella minuscola bambina cresce, cresce insieme alla sua mamma. E ogni immagine, ogni frase, è così azzeccata che arriva fino al cuore. “Un giorno abbiamo attraversato la strada e mi hai stretto forte la mano”. Per una mamma che ha figli ormai cresciuti, magari adolescenti o più grandi ancora, la sensazione di quella piccola mano che stringe forte le sue dita è un ricordo potente, indelebile. Ed è anche stupore: era soltanto ieri quel giorno, ed oggi quel piccolo bambino è un ragazzino, quella bambina una giovane donna…
Da piccolina a bambina a ragazzina
“Sei stata la mia piccolina. E adesso sei la mia bambina”. La storia continua, narrata con brevi pennellate di emozione, illustrazioni dai tratti semplici, tenerezza. È emblematico, ad esempio, l’accostamento di due immagini: la mamma che sorregge la bimba che sta imparando a pedalare, la bambina che viaggia sicura sulla sua bicicletta.
Ed ecco che la storia si sposta nel futuro. La mamma immagina quello che sua figlia vivrà negli anni della crescita e, di emozione in emozione (“Un giorno proverai una gioia così intensa da farti brillare gli occhi”, “Un giorno conoscerai la tristezza e imparerai a superare il suo dolore”), quella bambina diventa una ragazzina e poi una giovane donna.
Il grande cerchio della vita
La storia corre veloce e ci trascina con sé. E noi restiamo alla finestra insieme alla mamma a seguire con lo sguardo quella piccola bambina ormai grande che si allontana, fino a non vederla più.
E il cerchio della vita ci stupisce e ci commuove quando quella piccola bambina, oggi giovane donna, porta “un peso leggero sulla sua forte schiena”… Ma non anticipiamo altro, per non privarvi del piacere della sorpresa.
Arrivati alle ultime pagine, parole e immagini si sposano una volta ancora alla perfezione, essenziali e delicate, ma struggenti. Il finale è forte, emotivamente forte. Ma è il finale giusto per questo libro.
Un libro che parla al cuore… delle mamme
È bello questo libro che parla al cuore delle mamme, perché – diciamolo – è alle mamme che si rivolgono autrice e illustratore. Il volume, di forma quadrata, piccolo e perfettamente maneggevole, si lascia sfogliare e leggere anche dai bambini certo. Anzi, l’essenzialità del testo, fa sì che si possa leggere con bimbi di ogni età, anche prima dei tre anni. Ma la storia, quella vera, è per le mamme.
Un dono prezioso per madri di ogni età, con bimbe piccoline o figlie ormai grandi. È un libro, certo. Ma è soprattutto emozione.